Pinamonti, l'esordio in A e il futuro all'Inter - Calcio News 24
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2017

Pinamonti, l’esordio in A e il futuro all’Inter

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Andrea Pinamonti è il nuovo che avanza in casa Inter: dopo l’esordio in Serie A, l’Inter studia il rinnovo del suo contratto

Non ha ancora l’età per guidare la macchina, né un contratto da professionista, ma Andrea Pinamonti ha già dimostrato che si può contare su di lui. Sul suo valore in corso Vittorio Emanuele dubbi non ce ne sono e una decisione è già stata presa: farà parte integrante di un’Inter più italiana che Suning ha in mente di riportare in alto. L’obiettivo è concludere la trattativa per fargli sottoscrivere al compimento del diciottesimo anno un accordo di 5 anni che lo blindi dalle sirene inglesi (soprattutto del Liverpool) e magari già prima di Pasqua potrebbero esserci passi in avanti importanti dettati dalla volontà di andare avanti insieme. Soprattutto dopo domenica e l’esordio in campionato, evento che segue la “prima” in Europa League nel match dello scorso 8 dicembre contro lo Sparta Praga a San Siro.
SCUOLA E COMPAGNI – La prima gara in Serie A Pinamonti non la dimenticherà mai, ma non ha festeggiato. Stanchissimo, si è concesso un giorno di vacanza dall’Istituto Tecnico “Milano” che frequenta (è al quarto anno), ma già da oggi sarà sui banchi. A scuola è sempre stato bravo e, anche se adesso fatica un po’ di più perché gli impegni sono aumentati, non ha intenzione di mollare. Anzi, ha iniziato anche un corso di inglese perché sa che conoscere anche questa lingua è importante. Allenarsi alla Pinetina con la formazione di Pioli non lo ha cambiato: continua a vivere nel convitto di Interello e frequenta gli stessi amici di sempre, i ragazzi del 1999 che sono suoi compagni di squadra in Primavera (dove finora ha firmato 19 gol in 20 presenze) e che sono cresciuti con lui (su tutti il compagno di stanza Federico Valietti e Matteo Rover).
INTER NEL DESTINO – Domenica al Meazza a vederlo c’erano il padre Massimo e la mamma Monica. Hanno affrontato i 280 chilometri che separano Tassullo, un paesino vicino a Cles, da Milano senza immaginare quello che sarebbe successo. E così, quando lo hanno visto entrare in campo per gli ultimi 10′, i suoi primi in Serie A, quasi non hanno trattenuto l’emozione. Entrambi sono interisti fin dalla nascita e sono cresciuti in due famiglie tutte composte da interisti. «Trentacinque anni fa – ha raccontato Massimo – andavo in curva a San Siro a tifare per l’Inter. Potete immaginare cosa ho provato a distanza di tanto tempo vedendo in campo, con la maglia nerazzurra, mio figlio?». Il suo sogno si è realizzato e per un attimo ha pensato a quello che ha sempre detto Andrea, come ha riportato “Il Corriere dello Sport”: «Da bambino, quando andava all’asilo, era convinto che di professione avrebbe fatto il calciatore dell’Inter. Tornando a casa domenica ci ho ripensato e sorridevo».
TENNISTA MANCATO – L’Inter lo seguiva fin da quando aveva 12 anni e giocava nel Chievo. Lo ha potuto portare a Milano solo due stagioni più tardi, quando anche il Milan premeva per averlo. Determinante è stato il legame tra la famiglia del ragazzo e il direttore del vivaio nerazzurro, Roberto Samaden. Da bambino Pinamonti era molto portato per il tennis e gli avevano consigliato di continuare la sua carriera. Lui invece ha scelto il calcio e… l’Inter. Pioli stravede per lui: «Ha qualità che è difficile trovare nei giovani d’oggi perché è serio, umile e con un grande futuro davanti». Non a caso Andrea è da tempo nel giro delle nazionali giovanili. Ora l’Inter è pronta a blindarlo fino al 2022. Un interista come lui, cresciuto con il mito di Ibrahimovic e adesso grande ammiratore di Icardi, non può scappare.

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