2018
L’orgoglio di Piatek: «Fossi alla Juve, sarebbe più facile segnare»
Genoa: intervista al capocannoniere di Serie A Piatek. Il bomber polacco parla dell’approccio col calcio italiano, degli obiettivi e dei modelli di riferimento
L’approccio con il calcio italiano ha avuto gli stessi effetti di un terremoto di scala massima: Krzysztof Piatek ha sommerso ogni perplessità sul suo conto con una valanga di gol. L’attaccante del Genoa, attuale capocannoniere di Serie A, nelle ultime settimane sembrerebbe essersi preso un periodo di pausa dalla rete, nulla di preoccupante però, come ammesso oggi anche nel corso di una intervista al Corriere della Sera: «Non esiste chi in Europa segna a ogni partita: i gol torneranno. Non gioco in uno dei club più forti d’Italia. Più facile far gol al Real Madrid o alla Juventus, dietro hai una squadra che ti aiuta a segnare – le parole del bomber polacco – . Un impatto così con la Serie A? Non immaginavo neanche di essere capocannoniere. La stagione però è lunga, non mi posso accontentare».
Del resto, almeno all’inizio, Piatek ha potuto fare affidamento sull’effetto sorpresa, come ammesso candidamente: «Nessuno dei miei compagni mi conosceva e sinceramente ci speravo. Mi sono detto: “Se loro non lo sanno che ho fatto 21 gol e segno quasi a ogni partita, magari non lo sanno neppure i difensori che affronterò». E l’esordio infatti, già in estate (4 gol in Coppa Italia al Lecce), è stato proefetico. Adesso gli obiettivi e pure i modelli di riferimento, con 9 reti all’attivo in campionato, sono legittimamente prevedibili: «Confesso di pensare già alla doppia cifra. A questo punto spero di segnare più di 20 gol. Il paragone con Robert Lewandowski? Oggi non reggo il confronto, ma posso arrivare a quei livelli. Quando giochi in Serie A devi avere la testa sgombra, usarla sempre e non solo per far gol. È sbagliato pensare: “Ho fatto 5 gol, sono un dio del calcio”. Non sei nessuno, altroché. La strada è lunga. E l’obiettivo è la Champions League: voglio arrivare lì». Chissà.
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