Più che le assenze, hanno pesato le presenze!

Sette gol in due partite non evidenziano appieno la superiorità  del Manchester United sul Milan.

La sensazione è che gli inglesi ad un certo punto si siano fermati per rispetto non solo degli avversari, ma delle sette Champions League che si trovavano di fronte.

Più che le assenze, come sostiene Galliani, sono state le presenze a determinare il risultato.

I giochini da spiaggia di Ronaldinho possono incantare e decidere contro l’Udinese, ma non certo contro il Manchester, che gente come il brasiliano, ed anche di più brava, è abituata ad affrontarne ogni partita di Premier. La fragilità  di Pirlo è stata frantumata da Park con una facilità  sconcertante, mentre la pochezza in attacco di Borriello e Huntelaar, penosamente evidenziata a Roma, non poteva dare speranze ad una rimonta nella quale nessuno credeva.

In più ci si è messo Leonardo con una serie di trovate da dilettanti allo sbaraglio, con un surreale autentico quando Ambrosini è stato schierato difensore centrale.

L’anno scorso dall’Europa League sbattuto fuori dal Werder BRema e quest’anno in Champions dal Manchester.

Ci sta essere eliminati dal Manchester visto che gli inglesi sono di un’altra categoria, ma le poche chance andavano giocate meglio.

Martedì la vocazione di Prandelli alla sconfitta aveva condannato la Fiorentina e mercoledì le stravaganze di Leonardo (ma ovviamente anche la pochezza dei giocatori) hanno favorito il Manchester.

E proprio dalle debolezze dei due allenatori nasce qualche speranza in più per l’Inter di passare il turno.

In fondo, Mourinho è di gran lunga più allenatore di Prandelli e di Leonardo, e se ai nerazzurri martedì prossimo a Londra capiteranno episodi favorevoli, sicuramente l’Inter li saprà  sfruttare meglio.

Qualcuno si era illuso del risultato di Madrid nel girone eliminatorio, poi ci si accorge che dopo gli ottavi di quel girone non è rimasta tracca.

Tar Milan e Real spariscono sedici Champions, ma nessuno, sinceramente, ne sente la mancanza.

Al Real c’è una dirigenza schizofrenica che cambia allenatore senza un minimo progetto, una dirigenza che comunque spende in abbondanza.

Al Milan c’è una dirigenza che non spende e che non ha un progetto.

Come potranno mai risollevarsi i rossoneri?

Franco Rossi