2016

Petrucci-Tavecchio, ennesimo scontro tra Fip e Figc

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Continuano gli screzi tra la federazione italiana di pallacanestro e quella di calcio per la spartizione delle risorse tra i vari organi rappresentativi: Petrucci contro Tavecchio, la saga continua

Hic sunt leones o… peones? Non ce ne vogliano i protagonisti, Gianni Petrucci e Carlo Tavecchio, ma l’ultima puntata della serie «strascichi della mutualità» fa più sorridere che riflettere. Perché il presunto maltolto, come lo considera Petrucci, è stato già restituito: merito suo, che per tempo ha trattato con Lotti, allora sottosegretario, per vedersi riconosciuto in altre forme quel milioncino di euro sottratto al basket dalla nuova distribuzione della mutualità. «Il golpe del calcio», lo definì senza mezzi termini. «Erano soldi nostri», gli rispose Tavecchio. «Allora prima ce li regalavano», sorride oggi il numero uno della Fip. Questione archiviata?

MAI PIÙ – Niente affatto. Secondo quanto riportato da “La Gazzetta dello Sport”, durante il Consiglio nazionale di ieri, Petrucci è tornato sull’argomento, rivolgendosi a Malagò perché Tavecchio intendesse. «Non si faccia a gara per andare al governo a chiedere qualcosa. O dici chiaramente che si deve passare attraverso il Coni oppure è come al Palio di Siena, si apre una porta e ognuno è libero di partire. Non siamo dei peones, il colpo di mano che è stato fatto alla Fip non si deve ripetere». «Non accadrà più, mi sento tranquillo. In quattro anni non era mai successo», la rassicurazione di Malagò. Non solo una prova muscolare, quella di Petrucci. Il vero bersaglio è il contributo Coni per la Figc, assai tagliato rispetto ai tempi d’oro, ma pur sempre il più ricco. «Non si capisce perché per il calcio valgano altri parametri», denuncia. Tavecchio prova a volare alto: «La misura è colma – replica –, ma è Natale e io mantengo il mio stile».

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