2012

Pescara-Roma, Sansovini: “Zeman va ascoltato”

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PESCARA ROMA SANSOVINI – Del Pescara di Zeman non è rimasto molto, ma per Marco Sansovini sarà comunque una sfida speciale quella contro la Roma del tecnico boemo. Intervistato da Il Tempo, l’ex allievo di Zeman al Pescara, ora tra le file dello Spezia, dice la sua sul match.

Ci sono dei giocatori della Roma che accettano a malincuore i cambiamenti che il mister gli propone.

«Capisco che non è facile, stiamo parlando di giocatori forti e di grande personalità, ma lui non è un integralista. Vuole vincere, vuole il meglio per la sua squadra e soprattutto capisce molto le esigenze dei giocatori».

Come sarà Pescara-Roma?

«Il Pescara è stato rinnovato, e la serie A è una competizione importante. 11 punti non sono pochi per chi vuole la salvezza. Sarà una partita aperta: il cambio di allenatore porta nuovi stimoli. La Roma dalle ultime partite mi sembra in crescita. Il gioco di Zeman ha bisogno di tempo per essere assimilato. Anche per il Pescara lo scorso anno non è stato immediato capirlo. Posso solo dire che il mister va seguito al 100%».

Ed è difficile?

«Ho faticato all’inizio a capire alcuni tempi, ma quando ho dato animo e corpo, le cose sono cambiate e i risultati sono arrivati».

Lamela out, chi dovrebbe sostituirlo tra Destro e Nico Lopez?

«Nico Lopez è più adatto a fare l’esterno nel gioco del boemo. Destro penso sia il vice Osvaldo».

Un giudizio sui suoi ex compagni. Immobile?

«È cresciuto molto, ha fame di arrivare in alto e i 28 gol dell’anno scorso dimostrano che può farlo».

Insigne?

«Talento cristallino. Napoli non è una piazza facile, ma lui sta rispondendo bene».

Infine, Verratti?

«Non fa una cosa sbagliata, non ricordo un errore in 4anni.É il futuro del calcio italiano».

Tornando alla Roma, lei ha esordito con la maglia giallorossa in Primavera, poi non è più tornato ad indossarla. Rimpianti?

«Mi sono tolte molte soddisfazioni, ho vinto il campionato di B e continuo a fare tanti gol. Giocare nella Roma era un sogno da bambino, ora la guardo e la tifo».

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