2013
Pescara, Perin: ?Non sono l?erede di Buffon?
PESCARA PERIN – Salito nuovamente alla ribalta per la prestazione “doc” contro la Fiorentina, Mattia Perin è uno dei portieri più attivi della Serie A, avendo sfoderato ben 91 parate finora. Designato come l’erede di Gianluigi Buffon, il giovane estremo difensore del Pescara (ma di proprietà del Genoa), ha dichiarato al Corriere dello Sport: «Beh, capita una volta ogni tanto che una piccola batta una grande in casa sua. Se ci ripenso mi vengono i brividi, tra l’altro sapevo dalla televisione che i giocatori della Fiorentina erano forti, ma visti da (molto) vicino mettono veramente paura. Quando avevo 14 anni giocavo nella Pistoiese e conobbi Mareggini, disputammo un’amichevole contro i viola, mi disimpegnai bene e mi proposero una settimana di prova. Poi dissero che non avevo il fisico e non ero all’altezza, così non se ne fece nulla. In ogni caso, non credo proprio che sia un problema per loro, hanno tre ottimi portieri».
Perin, però, allontana i paragoni con Buffon: «Eh già, mi sa che siamo un po’ troppi i suoi eredi. Ma non è possibile per una questione di età. Di Buffon ne nasce uno ogni 40 anni, io ne ho solo 15 meno di lui quindi non posso essere, credo che dovrete aspettare un altro quarto di secolo per trovarlo. Mi dice di non abbattermi mai e di continuare a lavorare con spensieratezza, gli do retta. Strepitoso domenica? Non temo tanto la pressione, piuttosto la consapevolezza che una prestazione del genere capita una volta sola all’anno, perciò non vi abituate. Papera Buffon? Ecco, a lui una cosa del genere può succedere una volta ogni due anni, perciò anche qui non vi abituate».
Grande amico di El Shaarawy, Perin si sta affermando come l’attaccante del Milan: «Attenzione alle differenze, lui sì che ha già costruito qualcosa d’importante, io ne devo fare di strada per raggiungerlo. Tecnicamente devo migliorare in tutto e sto lavorando da pazzi per riuscirci. Under 21? Io se gioco sono contento, ma, credetemi, se devo fare il terzo o il quinto lo accetto volentieri. In nazionale come nella squadra di club. Quello che mi interessa davvero è il gruppo, solo il gruppo».
Sul Pescara, invece, e la ripresa del club abruzzese, il portiere ha concluso: «Gli stranieri si sono ambientati, l’atmosfera è speciale, ci alleniamo a duemila all’ora e quando finisce la seduta avremmo voglia di continuare. Siamo felici, abbiamo girato a 20 punti e nessuno, tranne noi, ci avrebbe mai creduto. Non molleremo di un centimetro, vogliamo a tutti i costi la salvezza. Testa a testa col Genoa? Sono un professionista e lotto per la maglia del Pescara, in in ogni caso non credo che avrò di questi problemi, perché si salveranno tutte e due».