2015
Pescara, Druda: «La Juventus su Torreira? Non è l’unica squadra interessata»
Il giovane uruguaiano è arrivato in Italia con le benedizione del ds Giorgio Repetto
Talenti in vetrina in casa Pescara, i riflettori sono accesi su Lucas Torreira. Centrocampista davanti alla difesa o all’occorrenza anche trequartista, il classe 1996′ uruguaiano sta attirando le attenzioni dei grandi club, sopratutto dopo l’ottimo Torneo di Viareggio disputato. Dotato di passaporto comunitario, Torreira è arrivato a Pescara grazie alla collaborazione con i Wanderers di Montevideo, società dell’imprenditore Victor Mesa (che detiene anche il 10% della squadra abruzzese) da cui sono transitati, fra i tanti, vecchie conoscenze del calcio italiano come Francescoli e Camoranesi. Il ragazzo è stato segnalato dagli osservatori Antonio Di Battista, Ferdinando Ruffini e Roberto Druda durante il soggiorno a Montevideo nell’estate 2013. Proprio quest’ultimo, collaboratore del Pescara calcio, è intervenuto in esclusiva ai nostri microfoni per raccontarci qualcosa di più sul talentuoso centrocampista uruguaiano.
Torreira è uno dei nomi segnati in rosso sui taccuini degli osservatori di calcio giovanile. Ci racconti la sua storia, com’è arrivato a Pescara?
«Torreira è arrivato a Pescara nel dicembre del 2013, grazie alla proficua collaborazione tra Wanderes Montevideo e Pescara. Io avevo collaborato con il club uruguaiano per un paio d’anni e, grazie alla comunione d’intenti dei due patron Mesa e Sebastiani, siamo riusciti a mettere in piedi un progetto interessante sopratutto in ottica futura. Sono stati fatti venire quattro ragazzi e Torreira è rimasto da noi, ha stupito subito il direttore sportivo Giorgio Repetto che ha puntato con forza sulle sue qualità. E’ stata una sua decisione quella di farlo rimanere e considerando quanto sta dando Torreira alla nostra Primavera, posso affermare che ci ha visto lungo».
Lo descrivono come regista: a chi potrebbe assomigliare per caratteristiche tecniche?
«Noi, in realtà, l’abbiamo conosciuto come seconda punta. Baricentro basso, grande forza nelle gambe: diciamo che somigliava più a Tevez. E’ stato provato poi da play basso, anche da mister Oddo, e siamo rimasti tutti impressionati dalle sue qualità. Sa fare tutto, morde le caviglie e imposta l’azione. E’ un ragazzo molto interessante, tra i migliori prospetti del calcio giovanile. Sono scuro che, se continua su questa strada, potrà fare una grande carriera».
Ne è convinta anche la Juventus che pare avergli messo gli occhi addosso.
«Non ne sarei stupito, anzi. E’ noto che i rapporti tra Pescara e Juventus sono ottimi, basti pensare alle tante operazioni concluse negli ultimi anni. Da quel che ci risulta, diversi osservatori della Juventus hanno preso informazioni sul ragazzo già nella passata stagione. Ma non solo, anche Atalanta e Fiorentina sono rimaste impressionate».
A questo punto, il prossimo passo può essere l’esordio in serie B con il Pescara. Secondo lei è pronto?
«Si e secondo anche mister Baroni è pronto per fare l’esordio in B. E’ normale che il Pescara abbia una gerarchia, dispone di un centrocampo qualitativamente molto valido con gente come Brugman e Memushaj. Arriverà presto anche il suo momento, ne sono convinto».