SIENA PESCARA BUCCHI – Attualmente allena la Primavera del Pescara, ma Christian Bucchi conosce molto bene il Siena, dove ha giocato nel 2007, e Serse Cosmi, che lo ha allenato a Perugia nella stagione 2000-01. L’ex attaccante, intervistato da Il Centro, ha parlato in vista della trasferta in Toscana del club abruzzese.

Bucchi, domani al “Franchi” va in scena un vero e proprio spareggio salvezza. Che partita sarà?

«Una gara combattuta che il Pescara dovrà affrontare con la giusta attenzione. Certamente il Siena, rispetto alle altre volte, dovrà osare di più. Con una vittoria riaprirebbe il discorso salvezza per cui credo che l’atteggiamento sarà più spregiudicato del solito».

Che consiglio si sente di dare a Stroppa?

«Credo che Giovanni non abbia bisogno dei miei consigli, lui segue tutti i giorni i ragazzi e saprà impostare bene la partita. In ogni caso credo che le maggiori insidie possano arrivare dal loro attacco. Elementi come Rosina sono sempre temibili, come Calaiò, che è stato mio compagno a Napoli, e Bogdani, con cui ho giocato a Cesena. Penso che il Pescara possa sfruttare le ripartenze e creare problemi».

L’ex Emanuele Calaiò è un attaccante di grande spessore, poi c’è Vergassola che a 36 anni corre ancora come un ragazzino. Sorpreso?

«Chi conosce Simone sa che è un professionista esemplare. Quando ero a Siena lui era sempre il primo agli allenamenti e l’ultimo ad andare via. Si metteva in cima al gruppo e guidava le sedute. E oltre ad essere un ottimo intenditore assicura tre, quattro gol all’anno. Dopo 12 partite già ne ha fatti due! Poi c’è Valiani, un altro che non si risparmia mai. Con lui ho conquistato la serie A con il Bologna. Prima giocava esterno, oggi lo vedo più accentrato, ma i suoi inserimenti rimangono molto pericolosi».

Senza la penalizzazione oggi il Siena sarebbe salvo. Quanti meriti a Serse Cosmi?

«Tanti, 13 punti rappresentano un ottimo bottino. Lui è capace di motivare come pochi, trasmette grinta ed entusiasmo, sono felice di averlo avuto come tecnico. Ha dimostrato e ottime capacità, anche ultimamente a Lecce. A un certo punto la sua squadra sembrava la più in forma e per poco non ha conquistato una salvezza miracolosa. Cosmi è un personaggio sui generis, al di là del suo look. Dice sempre quello che pensa, una voce fuori dal coro. Mai una frase fatta, un discorso scontato, per questo ha tanti estimatori. Tatticamente è molto abile, spesso cambia in base alle caratteristiche degli avversari».

Col 3-5-2 il Pescara pare più equilibrato: è d’accordo?

«Al di là del sistema di gioco ho notato grandi miglioramenti. Certo, c’è stata lì1-6 con Juventus, ma in serie A, può starci, soprattutto se ai campioni riesce tutto. La partita con il Parma è stata, invece, impeccabile. Bisogna ripartire da quella prestazione e tornare a far punti».