2015

Perotti: «Juventus, prima ti batto e poi…»

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L’argentino: «Porto il Genoa in Europa, per il futuro c’è tempo»

Vuole ripetere l’impresa dell’andata e rilanciare il Genoa, ma lanciare anche un messaggio alla Juventus, che nel 2011 fece un’offerta di 14 milioni di euro al Siviglia per prenderlo. Si tratta di Diego Perotti, che è tornato nel mirino del club bianconero, prossimo avversario in campionato: «Stavolta non so nulla e non ci faccio caso. Sono tranquillo, penso al campionato e al nostro obiettivo che da domenica è un po’ più lontano. Noi, però, non ci arrendiamo. Qui mi fanno sentire importante, mi danno quello di cui ho bisogno: fiducia e affetto. Quando la serie A finirà vedremo cosa sarà meglio per il Genoa e per me. Ora devo fare più gol e sto già lavorando per questo», ha dichiarato l’argentino ai microfoni de La Gazzetta Sportiva.

IL RAMMARICO – La doppietta di Alberto Paloschi è stato un colpo difficile da digerire, ma il Genoa avrà la possibilità di rifarsi anche contro il Parma, match da recuperare. E a proposito della crisi del club ducale: «La vicenda è sconcertante». In Italia Perotti ha trovato un calcio diverso, ma si trova bene, anche se gli sono state inflitte quattro giornate di squalifica dopo la partita contro la Roma: «Furono troppe, ma io ho commesso un errore. Uno deve far tesoro del passato e io quel giorno ho imparato qualcosa».

L’AVVERSARIO – All’orizzonte, però, c’è la Juventus, entusiasta per la qualificazione ai quarti di finale di Champions League con la vittoria sul Borussia Dortmund e per il sorteggio con il Monaco: «Hanno fatto una partita incredibile su un campo non facile. Lì vinci solo se sei squadra. Per battere una Juve così dovremo essere un blocco unito. Tevez? Ho giocato con lui una volta in nazionale. I gol di Dortmund li può fare solo uno così, ma non è soltanto gol: Tevez fa giocare tutta la squadra. Idolo da quando era al Boca Juniors? Io ero piccolo, lui esordì giovanissimo e fece subito la differenza. Era proprio il momento in cui io lasciavo il club. Bastarono due o tre partite per far capire che era un giocatore di un altro livello. Uno così forte era normale che partisse subito».

IL RILANCIO – Non sono mancate le delusioni per Perotti nell’arco della sua carriera, ma l’argentino non si è arreso ed ora lancia la sfida alla Juventus: «Non mi arresi perché avevo un sogno: giocare in Europa. Gli infortuni invece… Facevo tutto per essere al 100%, ma il corpo non rispondeva e nessuno sapeva perché. Ora ho iniziato un’altra vita, è come se avessi di nuovo 20 anni. La maledizione è finita. Uno gioca a calcio per partite così, come quella di oggi: scoprirò lo Stadium. Un anno fa non potevo neanche immaginare una sfida simile e di farlo con un Genoa al di sopra delle aspettative. Andremo a viso aperto contro i più forti», ha assicurato Perotti, che poi ha sponsorizzato Tino Costa, che ha piede, tiro ed esperienza, e Laxalt, una sorpresa.

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