2015
Perotti: «Europa? Genoa, riproviamoci!»
E sulle voci estive di mercato: «Sono contento di essere rimasto»
All’inseguimento di una rinascita che ha trovato nel Genoa, Diego Perotti ora punta a crescere con il Grifone. L’attaccante, che ha come partner d’attacco Leonardo Pavoletti, ha parlato del feeling con il compagno di reparto e della voglia di firmare più spesso il tabellino dei marcatori: «E’ l’unico nostro attaccante con certe caratteristiche. Siamo giocatori di movimento, più piccoli di lui che, invece, sa allargare gli spazi. Appena i nuovi si saranno integrati, vedrete un meccanismo perfetto. Pure a me piacerebbe segnare 15 gol a stagione, sto lavorando per questo», ha dichiarato l’argentino ai microfoni de La Gazzetta dello Sport.
IL MERCATO – Reduce da un’estate molto calda sul fronte mercato, perché ha ricevuto la corte di Watford e Inter, Perotti ha ribadito di essere felice al Genoa: «Quando nel cervello girano tanti pensieri è difficile allenarsi bene o essere completamente freddi con la testa. Per fortuna è ormai tutto alle spalle. Sono contento di essere rimasto qui e mi sento bene. Posso pensare solo al campo».
IL CAMMINO – Perotti non si fa distrarre dai primi segnali lanciati dal campionato italiano, perché pian piano emergeranno i veri valori: «Concentriamoci invece su di noi. Bisogna iniziare a vincere in trasferta. I 7 punti raccolti fin qui sono pochi rispetto al volume e alla qualità del nostro gioco. Abbiamo perso gare che non avremmo meritato di perdere. Stiamo lavorando per migliorarci e cancellare i difetti», ha tuonato l’argentino, che sogna di arrivare in Europa con la maglia rossoblù: «Ho fiducia in questo senso, ma non è affatto semplice. Noi, però, di sicuro ci proviamo».
LA FELICITA’ – Perotti, che ha ringraziato Burdisso e Roncaglia per averlo aiutato con l’italiano, ha poi parlato del rapporto con Gian Piero Gasperini, che considera fondamentale per la sua rinascita: «Lui e il suo staff sono stati fondamentali. Non ho solo superato i miei vecchi malanni: il mister e il Genoa mi hanno restituito la felicità. Ho passato due anni difficilissimi prima di venire qui. Ora so di essere ancora un vero giocatore di calcio, con un futuro davanti».