2014
Perchè Seedorf e Renzi hanno molto in comune (pure con Carlo Conti)
Analogie tra l’allenatore del Milan e l’allenatore della squadra di Governo (e pure Carlo Conti, certo)
LA GHIGLIOTTINA – Il mondo in cui viviamo è pieno di ingiustizie sociali: dalla discrepanza tra ricchi a poveri, agli sprechi della politica, finendo per le guerre, le carestie e la povertà, ma se c’è una cosa che davvero più di tutte mi fa arrabbiare e mi manda su tutte le furie è quando i titoli del TG1 interrompono “L’Eredità” di Carlo Conti. E’ un fatto che non posso accettare e penso che gran parte degli italiani concordino con me: non puoi accendere la tv per guardare la Ghigliottina e ritrovarti un mezzobusto che ti parla della giornata politica. A me della giornata politica non frega proprio niente, io a una certa pretendo, esigo costituzionalmente, di trovare un nesso logico tra le parole “esecrabile”, “puerile”, “brumoso”, “apocopi” e “zagaglia” con Carlo Conti che mi incita a non mollare. Dovendo scegliere direi più Carlo Conti, meno Matteo Renzi, e come accento siam lì. No Carlo, non mollo.
GEMELLI DIVERSI – Ad ogni modo, visto che sono un ragazzo positivo e il babbo mi ha insegnato sin da piccolo a fare di necessità virtù, il tg lo seguo pure volentieri. Molto spesso si parla appunto di Matteo Renzi, di quanto sia giovane, di quanto sia simpatico e di come diventare Presidente del Consiglio nel nostro Paese sia più o meno paragonabile ad infilare il membro in una sminuzzatrice per verdure. Da questo punto di vista mi sentirei di paragonare Renzi a Clarence Seedorf. Ammetto che fisicamente la somiglianza non sia proprio palese (se poi ce ne sono di nascoste, buon per Renzi insomma, o male per Seedorf, non è argomento di cui discuterei adesso, magari la prossima volta), dovendo proprio dirla tutta, tornando all’esempio precedente, direi che il sosia di Seedorf a Firenze è proprio Carlo Conti. Carlo e Clarence sono due di quelli talmente neri che quando si tagliano un dito non esce il sangue, esce il petrolio. Uno è un uomo di colore con chiare discendenze africane, l’altro è l’attuale tecnico del Milan.
DUE COME NOI – Comunque, se da una parte i paragoni tra Conti e Seedorf si sprecano, anche quelli tra Renzi e Seedorf ci sono. Ve ne elenco qualcuno, se volete:
– Entrambi sono alla guida di un’autovettura sparata a circa 230 all’ora verso un muro in cemento armato. Renzi deve salvare l’Italia dal fallimento, Seedorf deve salvare il Milan dal fallimento. Se pensate che la prima missione sia più difficile della seconda è perchè evidentemente non avete mai visto Constant giocare a calcio. Fatelo, poi ne riparliamo, dai.
– Entrambi sono giovani e questo non è necessariamente un pregio. Anche Mike Tyson era giovane quando ricevette la sua prima accusa di molestie.
– Entrambi sono molto ambiziosi, tanto da aver accettato un incarico pesante senza avere alle spalle tutta questa grande esperienza. Johnny Depp in “Blow” disse la celebre frase: «Mi sforzo di sorridere sapendo che la mia ambizione ha superato di gran lunga il mio talento». In questo caso non c’è un cacchio da ridere, visto che già il talento era quello che era…
– Entrambi ora siedono su una poltrona che, fino a poco tempo fa, nessuno avrebbe mai pensato potessero occupare così alla svelta, nemmeno loro. Uno era in Brasile pensando all’Italia, l’altro in Italia pensando al Brasile.
– I loro predecessori erano due toscanacci duri e puri: uno è stato fatto fuori da una meschina congiura di palazzo, l’altro invece è Enrico Letta.
– Renzi ha vinto le primarie del PD, Seedorf no. Cosa c’è di simile, direte voi? Entrambe le cose hanno esattamente lo stesso valore: nessuno.
– Entrambi hanno fatto una gran bella figura in Europa: Seedorf ha preso quattro pappine dall’Atletico Madrid, Renzi quattro pappine dalla Merkel.
– Qui viene il bello: entrambi sono stati nominati per essere bruciati. C’è gente che non vede l’ora di vederli fallire: Seedorf ha molto avversari pronti a fargli la pelle. Renzi pure lo vogliono far fuori. Quelli del PD.
– Entrambi hanno come capo Berlusconi.
LI-BE-RA-TE-LO! – Insomma bimbi, guardare il tg vi porta ad imparare un sacco di cose belle e nuove, fatelo. Adesso però Giorgino levati dalle scatole per favore prima che mi arrabbio e sbrocco, che fra poco inizia Carlo Conti con “L’Eredità”.