2018

Perché Mourinho sbaglia (o mente) nel dire che Conte ha truccato le partite

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Mourinho ha attaccato Conte riferendosi alla sua condanna per calcioscommesse. Le sue dichiarazioni contengono più di un errore di fondo

José Mourinho contro Antonio Conte. Uno scontro tra titani della comunicazione, due allenatori che davanti alle telecamere non si nascondono. Anzi, costruiscono spesso le fondamenta dei loro successi sul campo. Nell’ultimo scambio di battute tra i due, però, c’è da registrare un passo falso da parte del portoghese allenatore del Manchester United. Quando lo Special One mette nel mirino il rivale, dicendo che lui non sarà mai condannato per calcioscommesse (a differenza dell’italiano), manca il bersaglio. Il motivo è semplice: Antonio Conte, a sua volta, non è mai stato condannato. Il 16 maggio 2016, infatti, è arrivata la sentenza di assoluzione da parte del GUP per «non aver commesso il fatto». Conte, insomma, dal punto di vista penale dell’inchiesta per frode sportiva, è uscito completamente pulito.

E dal punto di vista della giustizia sportiva? Se si fa riferimento alle parole di Mourinho, anche in questo caso, si riscontrano delle inesattezze. Perché Conte, che pure è stato squalificato per 4 mesi, non si è mai accordato con i componenti delle squadre avversarie per truccare le partite. L’accusa mossa a Conte e Angelo Alessio (suo vice) è quella di «omessa denuncia» nell’ambito della partita tra Albinoleffe-Siena. Anche stavolta, però, il tribunale ordinario ha smontato questa versione dei fatti, sottolineando come nella riunione tecnica pre-partita non si sia fatto alcun accenno alla combine. L’allora allenatore del Siena, dunque, poteva non sapere della combine. Ecco perché, comunque la si pensi, da qualunque punto la si guardi, Mourinho sbaglia ad attaccare Conte.

 

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