Icardi infortunato, ma l’Inter non ci crede: oggi la resa dei conti

Previsto oggi il vertice tra l’Inter e Mauro Icardi dopo la rottura degli ultimi giorni: l’attaccante argentino sarebbe al momento infortunato, ma la società non crede alla sua versione

Tra Mauro Icardi e l’Inter oggi ci sarà la resa di conti, ma una vera bomba ad orologeria è pronta ad esplodere ad Appiano Gentile dopo i fatti degli ultimi giorni. L’attaccante argentino, privato della fascia da capitano per le ben note vicende contrattuali e le susseguenti tensioni di spogliatoio che hanno avuto per protagonista anche la moglie e agente Wanda Nara, non è partito per Vienna l’altro giorno e ieri non è sceso in campo contro il Rapid in Europa League. Una scelta che sarebbe stata favorita dalla rottura con il club nerazzurro appunto, anche se ufficialmente – e qui viene il bello – Icardi avrebbe motivato la propria decisione con un infortunio a ginocchio e caviglia che da settimane ormai lo perseguita. Una motivazione a cui il direttore sportivo interista Piero Ausilio non crederebbe («Non penso abbia un problema, tutti fanno fisioterapia: non è un discorso di infortuni», le sue parole ieri).

Nelle Instagram stories del suo profilo Icardi ieri ha postato una foto mentre era appunto intento a curarsi ad Appiano (si scorge il suo ginocchio trattato con un macchinario e la scritta “Fisioterapia time: giorno uno“). Secondo La Gazzetta dello Sport la spiegazione più plasubile è che l’ex capitano nerazzurro abbia giocato nelle ultime settimane con un problemino fisico stringendo i denti per esserci, ma che – una volta degradato dall’Inter – abbia deciso di non sacrificarsi più iniziando un percorso fisioterapico probabilmente fino ad oggi rimandato. Stamane i dirigenti interisti incontreranno Icardi e al summit dovrebbe essere presente anche il medico sociale Piero Volpi: per il momento la società ha scelto di non multare l’argentino mandando un segnale distensivo, ma non è detto che basti. Per l’Inter Icardi non è davvero infortunato, ma starebbe semplicemente forzando la mano per arrivare al muro contro muro: no bueno.

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