2017
Percassi e un’Atalanta da Europa: «Gasperini è un mago»
Dopo lo straordinario successo per 3-0 sull’Everton in Europa League, Antonio Percassi sogna con la sua Atalanta: «Serata straordinaria»
«Tre ore di sonno dopo l’Everton. Sono tornato poco dopo le due e ho fatto fatica a prendere sonno… dopo una serata così era impossibile. Come faccio a riposare?». Antonio Percassi, presidente dell’Atalanta, vive un entusiasmo unico ai microfoni de “La Gazzetta dello Sport”, con il 3-0 all’Everton che ha rappresentato il miglior modo per tornare in Europa dopo 26 anni: «Dobbiamo stare con i piedi per terra, nella mia mente la priorità dell’Atalanta è il campionato. Il Chievo, a parte il doppio successo dell’anno scorso, ci ha sempre creato problemi e anche con la Juve ha giocato bene. Quindi non voglio cali di tensione, perché sarà durissima».
UNA SERA IN EUROPA – Tuttavia, metter da parte la serata contro l’Everton è complicato: «Eh sì, ce la ricorderemo a lungo: è stata la festa di una città, sembrava di stare a Bergamo e non a Reggio Emilia. Erano in 15mila e hanno tenuto un comportamento eccezionale. Tornare in Europa dopo 26 anni e giocare una partita del genere è stato qualcosa di emozionante, da brividi. Il primo tempo è stato uno dei più belli della mia presidenza, per l’intensità e le occasioni create. Mi è sembrato di rivedere il secondo tempo di Atalanta-Roma dello scorso anno (2-1, ndr)». L’Everton ha forse deluso, ma Percassi smentisce: «Loro sono molto forti, ma l’Atalanta era messa benissimo in campo». Petagna sugli scudi contro gli inglesi: «Quella di Petagna è stata la miglior partita da quando all’Atalanta, ha fatto fare due gol: la palla per Cristante è straordinaria. Non segna? I gol prima o poi arriveranno».
OBIETTIVI – Masiello e Gomez sono stati altri due nomi da sottolineare, non solo per i gol: «Masiello ha dato il meglio di sé: strepitoso, ci mette l’anima. Abbiamo fatto bene ad aspettarlo come uomo e come calciatore. Il Papu voleva l’Europa: ha fatto tanto per arrivarci e l’ha celebrata nel migliore dei modi». La stagione presenta diverse sfide: «Abbiamo ringiovanito la rosa, ci sono più opportunità e anche nelle due partite perse contro Roma e Napoli la squadra nono mi era dispiaciuta. Siamo in testa al girone di Europa League? Sì, ma non prendiamoci troppo sul serio. Il nostro è un girone complicato: l’Apollon ha fermato il Lione e questo dice tutto sul valore delle rivali». L’ultimo pensiero va a ciò che ha detto ai giocatori alla fine della gara: «Quello che dico sempre: ora fate i bravi. Sapete, c’è il Chievo… e non mi fa dormire. Che notte quella contro l’Everton…».