2014

Pellè torna in azzurro: «Meglio tardi che mai»

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L’attaccante salentino: «Lunga assenza? Colpa mia»

ITALIA PELLE SOUTHAMPTON – «Sono arrivato ad una maturità totale, a livello fisico e mentale. Quindi la ritengo colpa mia, perché son passati tanti anni, ma è meglio tardi che mai. Io il nuovo Toni? Proverò a prenderlo come esempio, ma il paragone non mi sembra troppo azzeccato, anche perché lui alla mia età aveva già vinto un campionato del Mondo…». Graziano Pellè, volto nuovo delle convocazioni di Antonio Conte, sceglie la via dell’umiltà per spiegare quell’assenza lunga oltre sette anni dalla maglia azzurra: «Ho cercato di migliorare sia i pregi che i difetti che avevo, poi sono arrivato in squadre in cui il tecnico mi ha dato grande fiducia, non mi sostituiva neanche zoppo. Questa fiducia mi ha portato ad arrivare a prestazioni brillanti».

ESTERO –  Le proprie fortune l’attaccante salentino se l’è costruite all’estero, anche se la Fiorentina, recentemente, ha provato a riportarlo in Italia: «È bello stare all’estero, si vive lo sport in una maniera molto più serena. Noi facciamo un lavoro tra i più belli al Mondo, per cui abbiamo l’obbligo di dare il massimo. Ai miei compagni dico spesso che il giorno in cui smetterò di lamentarmi, essendo italiano, morirò: questa è la nostra mentalità. Abbiamo i margini per tornare a grandi livelli, ma bisogna ripartire al più presto, anche dagli stadi».

I MANAGERS – Conte lo ha voluto fortemente, ma il merito della sua esplosione va a Ronald Koeman: «Van Gaal si avvicina molto a Conte, mentre Koeman è più sereno, tranquillo, razionale. Mi piacciono entrambi, Conte lavora tantissimo sulla tattica e sui dettagli. Classifica di Premier League? Southampton, Chelsea e Manchester City. Classifica cannonieri? Pellè, Diego Costa e Tadic. Ritorno in Italia? C’era stata la possibilità, alla Fiorentina, ma il Feyenoord chiedeva molti soldi e adesso sono contento di essere al Soutampton».

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