2017

Processo Juventus, Pecoraro non è soddisfatto della sentenza

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Il procuratore federale Giuseppe Pecoraro non maschera la sua delusione per la sentenza: «Si è voluta monetizzare la sanzione»

Non poteva prenderla bene. In primo grado, davanti al Tribunale federale presieduto da Cesare Mastrocola, aveva richiesto addirittura due anni e mezzo. La sentenza emessa ieri dalla Corte federale d’Appello, pur andando in «parziale accoglimento» anche delle sue richieste, non lo lascia soddisfatto. «Questa sentenza è un brutto precedente», ha detto Giuseppe
Pecoraro, procuratore federale dall’agosto del 2016, ex prefetto di Roma fino al 2015.

INSODDISFAZIONE – 85 giorni, invece di 912 e spicci, non è proprio la stessa cosa. Non solo, perché come riporta “Il Corriere dello Sport”, c’è un aspetto che più ha colpito Pecoraro dopo la lettura del verdetto che ha condannato Agnelli al pagamento di 100 mila euro d’ammenda e la Juventus a 600 mila euro di multa. «Si è voluta monetizzare la sanzione» ha aggiunto il capo degli 007 della Federcalcio.

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