2017
Pecchia: «Un segnale a chi ci definisce malati»
Soddisfazione per il punto conquistato, ma soprattutto per non aver subito gol. Pecchia: «Adesso cerchiamo di segnare».
Un punto conquistato dopo due pensati sconfitte, ma soprattutto zero gol subito. L’Hellas Verona riparte da qui per cercare di punti salvezza, anche se domenica al “Bentegodi” arriverà la Lazio, partita tutt’altro che alla portata dei gialloblù.
«Abbiamo avuto un grandissimo atteggiamento ed è stato anche premiato quando abbiamo sofferto la Samp – ha dichiarato Fabio Pecchia –. Nel primo tempo abbiamo creato situazioni per segnare, ma negli occhi mi rimane la crescita da parte di tutti. Un segnale importante a chi ci definisce malati. Dobbiamo crescere ma questa prestazione dà la giusta fiducia al gruppo. I giocatori e la loro voglia di soffrire sono stati premiati con questo punto importante. Adesso dobbiamo andare con più convinzione sotto porta e cercare il gol. Domenica riceveremo la Lazio, continua il nostro tour de force. Spero di recuperare le energie dei giocatori e anche quelli che non erano oggi del gruppo. Dovremo avere lo stesso spirito e stessa determinazione».
Soddisfatto anche il giovane Enrico Bearzotti. «Sono contentissimo di questa partita per me, ma soprattutto per la squadra perchè abbiamo dimostrato quello che possiamo dare e da qui dobbiamo ripartire. Ho giocato in un ruolo che non avevo mai ricoperto, ma sono a disposizione del mister e ovunque mi mette do il massimo, ho tanta strada davanti, devo crescere e questa partita mi ha aiutato. Inoltre appartenere ad un gruppo importante e ad una società come il Verona aiuta a crescere».
Esordio con prodezza per Antonio Caracciolo che sul finale ferma un colpo di testa di Zapata. «Sono contento e lo spirito di squadra messo oggi in campo dev’essere il punto di partenza dal quale costruire la nostra salvezza. Era importante non prendere gol e ci siamo riusciti. Il salvataggio alla fine? Sono contento, la fortuna non capita ma va cercata. Ero lì, ho creduto di prenderla ed è andata bene. Dobbiamo continuare così».