Pecchia: «Il mio Parma leggero e multiculturale»
Connettiti con noi

Parma News

Pecchia: «Il mio Parma LEGGERO e MULTICULTURALE, concentrati e senza zavorre; con i giovani FIDUCIA e pazienza»

Avatar di Redazione CalcioNews24

Pubblicato

su

Pecchia

Le parole di Fabio Pecchia, tecnico del Parma, dopo il buon avvio dei ducali in queste prime partite di campionato: ecco le caratteristiche dei suoi

Forse è troppo presto per parlare di rivelazione, ma dopo 3 giornate è lecito definire il Parma di Pecchia una delle sorprese più piacevoli della Serie A: oltre ai buoni risultati – quasi poco, se si pensa al ko con il Napoli e come è arrivato – incuriosisce la composizione della rosa, la più giovane della A e con un background multiculturale che il tecnico sa sfruttare come vantaggio. Di seguito le sue parole a La Repubblica.

PARMA MULTICULTURALE – «Cercare di mettere insieme culture così differenti, all’inizio, è più importante del fare tattica. Un giapponese non è uno svedese, anche solo per come si relaziona alle gerarchie, perché il giovane non si alza da tavola prima dei più anziani. Il linguaggio deve essere diverso, non solo la lingua. Negli allenamenti parlo sempre italiano, nei colloqui individuali no, per quanto mi è possibile ovviamente».

LA FORZA DEL PARMA – «La leggerezza, che non è mancanza di serietà, ma capacità. di essere concentrati su quel che facciamo adesso, senza zavorre. Se riusciamo a mantenerla ci aiuterà. Dobbiamo salvarci, questo è l’obiettivo, facendolo anche per una città che ha ritrovato la Serie A e che l’ha festeggiata tanto con noi. Mi piace andare al campo alle 7 e 30, cominciando dalla colazione insieme, perché questo è un posto bello».

METODO COI GIOVANI – «Fiducia e pazienza. Si devono sentire sicuri di poter sbagliare, poi è chiaro che parliamo dell’errore e che diamo le linee sui comportamenti. La fiducia è che se vuoi che migliorino allora più giocano più possono farlo, la pazienza è che ci vuole tempo sapendo che tra valorizzare e bruciare c’è un confine sottilissimo. Da allenatore devi combinare la crescita individuale, il gioco e la vittoria, perché sai che passi dal risultato e anche loro devono dar peso a quello».

SOGNO PERSONALE– «Vivere questa carriera e godermela, perché facciamo un mestiere bello. Poi oltre la salvezza con Parma, vincere lo scudetto con il Lenola, il mio paese».