2013
Pazza Inter
EUROPA LEAGUE OTTAVI INTER TOTTENHAM 4-1 – Clamoroso a San Siro: dopo aver visto l’Inter soccombere in casa contro il Bologna nessuno avrebbe potuto scommettere su un’impossibile rimonta. Ma non per caso all’Inter fu affibbiato l’aggettivo “Pazza”. Il 3-0 dei novanta minuti – dopo l’incredibile occasione fallita da Cambiasso al 93° minuto – porta la sfida ai supplementari: il miracolo non avviene, è una rete di Adebayor – errore di Benassi che concede il tiro a Dembelè – a spezzare il sogno nerazzurro. Non serve il 4-1 di Alvarez nel secondo tempo supplementare.
Fischio d’inizio con il Tottenham che sfoggia una discreta organizzazione di gioco, inglesi abili a far girare velocemente la palla e mantenere una certa supremazia territoriale: alla squadra di Villas-Boas potrebbe bastare una partita di contenimento, ma evidentemente non è nel Dna. La difesa però non è altrettanto valida e la prima vera occasione è targata Inter: al 14° minuto Cassano, lanciato sul filo del fuorigioco da Cambiasso, non trova potenza nel suo destro a tu per tu con Friedel. Tre minuti dopo è ancora l’attaccante barese a reclamare un presunto calcio di rigore per fallo da dietro di Gallas, circostanza che – con l’eventuale espulsione del centrale francese – avrebbe cambiato le sorti della gara. Al 20° altra ripartenza ed è gol: asse Palacio-Cassano, splendido l’assist del primo e pronto il secondo a battere il portiere con un preciso colpo di testa. La reazione del Tottenham è affidata ad un bolide di Sigurdsson al 22°, ben controllato da Handanovic, ma è ancora l’Inter a sfiorare il gol con una traversa di Palacio, servito al bacio da Cassano. Brillante la prestazione dei due attaccanti nerazzurri. Ritmi in leggero calo nella seconda fase del primo tempo, evidenti le differenze di livello nel club inglese: bene dal centrocampo in su, assetto difensivo piuttosto ballerino. L’Inter, ben orchestrata da Kovacic e spinta dalla vena dei suoi attaccanti, trova un’ulteriore chance di raddoppio al 44° con una conclusione di Guarin respinta da Friedel, ma viene graziata allo scadere da Adebayor che manca clamorosamente un facile pallonetto.
Seconda frazione che parte sugli stessi binari del primo: l’Inter appena può verticalizza ed affonda con eccessiva semplicità nell’immobile linea difensiva a quattro degli avversari. Palacio prima fermato in offside, poi al 52° servito da Cambiasso non fallisce a tu per tu con il portiere. Occasione clamorosa al 68°: capitan Zanetti salta Walker ed a tu per tu con il portiere sceglie il tiro invece di servire Palacio in posizione di tiro più favorevole. Clamoroso a San Siro al 75°: Cassano calcia una punizione dal limite dell’area, una serie di tocchi e poi la sciagurata deviazione di Gallas firmano il 3-0 dell’Inter. L’Inter domina la partita – forse la migliore dell’era Stramaccioni dopo la vittoria dello Juventus Stadium – sfoggiando determinazione ed aggressività finora troppe volte mancate, ma all’85° serve anche la strepitosa risposta di Handanovic sul bolide di Naughton. Pazzesco al 93°: Cambiasso, servito da un sontuoso Cassano, scaglia un sinistro che fa la barba al palo e porta la sfida ai tempi supplementari.
Overtime: Lennon dopo due minuti spaventa l’Inter, Vertonghen costringe da corner Handanovic ad un altro miracolo, Gallas poi vicino al gol. La beffa arriva dopo sei minuti: Benassi scivola e lascia spazio per un gran tiro di Dembelè respinto da Handanovic, irrompe un Adebayor fino ad allora inesistente e trova la rete del 3-1. Il gol è una botta tremenda sul morale dei nerazzurri, ora costretti a realizzare due gol per passare il turno: impresa impossibile. Arriva anche il 4-1 di Alvarez al 110° minuto con un colpo di testa su assist di un eccellente Cassano, al 119° Ranocchia da corner sfiora l’incredibile 5-1. Partita pazzesca, all’Inter non riesce l’impresa ma la scintilla potrebbe essere scattata.