2017
Pavoncello smentisce:«Non ero io al telefono con Lotito!»
L’esponente della comunità ebraica di Roma, Vittorio Pavoncello, smentisce la ricostruzione fatta dal quotidiano il “Tempo”
La ricostruzione telefonica che ieri è rimbalzata su quasi tutti i quotidiani tra Claudio Lotito e Vittorio Pavoncello ha lasciato sbigottita l’opinione pubblica. In sintesi il presidente della Lazio avrebbe affermato con un esponente della Sinagoga di Roma quanto segue: «Il rabbino sta a New York, er vice-rabbino ci sarà? Non valgono un ca… questi. Hai capito come stamo? E famo ‘sta sceneggiata...». Lotito dal canto suo ha smentito la ricostruzione del Messaggero (quotidiano che per primo ha riportato questa telefonata), il quale aveva pubblicato l’audio integrale con la parola incriminata.
Un altro quotidiano capitolino, Il Tempo, oggi prova a fare chiarezza: Lotito era infatti al telefono con Vittorio Pavoncello, punto di riferimento per lo sport della Comunità Ebraica e numero 1 del Maccabi Roma. Ma non sarebbe stato solo questo l’unico contatto tra i due: lo stesso Pavoncello gli avrebbe suggerito di recarsi alla Sinagoga con una delegazione di calciatori portando un mazzo di fiori, e di contattare i vertici della Comunità per organizzare un confronto. Ma con il passare delle ore, è sfumata definitivamente la possibilità di incontrare rappresentanti della CER e così la guida biancoceleste si sarebbe lamentata con Pavoncello. Da qui l’uso del termine della sceneggiata, la quale sarebbe stata usata per dire che senza alcun membro della Comunità, la presenza alla Sinagoga sarebbe servita a ben poco.
Pavoncello in un comunicato diramato quest’oggi ha assolutamente negato l’utilizzo della parola “sceneggiata” da parte di Claudio Lotito, ma non solo, se il numero 1 della Lazio avesse provato a pronunciarla, gli avrebbe immediatamente risposto di non permettersi: sia per il rispetto che porta alla sua Comunità sia per la gravità della vicenda delle immagini antisemite. L’esponente della comunità ebraica quindi smonta la ricostruzione dei due quotidiani capitolini, buttando sempre più mistero su questa oscura storia.