2018
Pavoletti recrimina: «Mi giudicano solo per i gol, non leggo più le pagelle»
Alcune dichiarazioni di Leonardo Pavoletti nell’intervista rilasciata dal bomber del Cagliari ai microfoni di SportWeek
Leonardo Pavoletti si racconta nel corso dell’intervista rilasciata a SportWeek. Per il centravanti del Cagliari la stagione è stata segnata da alcuni infortuni e ha raccontato il suo passaggio dal Genoa al Napoli due anni fa: «Ho sofferto il passaggio dal Genoa. Lì stavo benissimo, poi a gennaio di due anni fa è arrivata una proposta irrinunciabile e la possibilità di giocare la Champions. Ho lasciato Genova, dove ero importante e che sentivo casa mia, con la paura di non farcela. A Napoli mi sono infortunato subito e quando sono guarito ormai la squadra funzionava alla perfezione. Ma della città e della sua gente conservo un ricordo fantastico e giocare al San Paolo con la maglia del Napoli è un’emozione che ogni giocatore dovrebbe provare una volta nella vita».
A Cagliari, invece, Pavoletti venne accolto da una folla in festa: «Venivo a sostituire Borriello. Tante attese e speranze riposte su di me mi hanno costretto a lavorare molto sulla testa. I primi due mesi sono stati brutti perché mi portavo dietro ancora gli strascichi degli infortuni e non rendevo, gli applausi presi all’aeroporto si trasformarono in insulti allo stadio. In quei casi, prima che un giocatore, devi dimostrare di essere uomo». Prosegue Pavoletti, che confida di non leggere più le pagelle dei giornali: «Sono un attaccante e vengo giudicato solo sulla base dei gol. In tante partite faccio schifo, poi segno e divento un eroe. In altre mi sbatto, le prendo tutte di testa, apro spazi ai compagni, rincorro i difensori, ma non segno, vengo bocciato e prendo gli insulti social da quelli che giocano al Fantacalcio. Per questo ho smesso di leggere le pagelle dei giornali».