2020
Fiorentina, Cutrone: «Guardavo Inzaghi e Sheva. Ribery è un campione»
Patrick Cutrone racconta alcuni aneddoti della sua carriera. Ecco le parole dell’attaccante della Fiorentina
Patrick Cutrone, in diretta Instagram con la pagina ‘Che fatica la vita da bomber’, ha parlato di alcuni aneddoti della sua carriera.
I COMPAGNI – «Faccio amicizia subito con tutti, in spogliatoio amo ridere e scherzare. Nella mia carriera ho legato con tanti compagni di squadra, penso a Calabria e a Locatelli al Milan, Kessie, Calhanoglu e Castillejo… Con Manuel Locatelli ho un rapporto di fratellanza. Abbiamo passato non so quanti anni della nostra vita insieme, vedevo forse più lui della mia famiglia. Per me è un fratello, ci sosteniamo a vicenda anche da lontano e quando possiamo, organizziamo e ci vediamo. Al Wolverhampton ho legato con Adama Traoré e Raùl Jiménez… Qui alla Fiorentina la lista è lunga: Venuti, Ceccherini, Federico Chiesa e tanti altri. Quanto è grosso Traoré? Giuro che non l’ho mai visto lavorare in palestra, poi magari si fermava la notte (ride, ndr)… Non me lo spiego. Lui è uno dei giocatori più forti con cui ho giocato».
ALLENATORI – «Ogni allenatore mi ha lasciato qualcosa, ho sempre imparato da tutti. A loro va il mio grazie, in particolare a Vincenzo Montella che mi ha fatto esordire in Serie A e a Rino Gattuso che mi ha dato continuità. Con Iachini mi trovo molto bene, mi ha scelto e anche per questo ho accettato di tornare in Italia».
A CHI SI ISPIRA – «Da piccolo guardavo Inzaghi e Shevchenko, all’estero Drogba e Van Persie. Un po’ mi ispiro anche a loro. Durante gli anni a Milanello ho avuto il piacere di allenarmi con Gonzalo Higuain, per me resta uno degli attaccanti più forti in circolazione. Lavora duramente, dà il massimo, da campioni così c’è solo da imparare. Mi aveva davvero impressionato. Oggi alla Fiorentina c’è Ribery, un altro campione. Frank fa amicizia con tutti, è una ottima persona. Del calciatore non parlo, ha doti calcistiche incredibili, sono fortunato a giocarci insieme. Giocatori così, come Cristiano Ronaldo o Zlatan Ibrahimovic, non si accontentano mai, si allenano duramente anche se hanno vinto tantissimo, cercano di fare sempre qualcosa di più. I difensori più forti? Chiellini, Bonucci, Romagnoli… Sono tanti, alcuni li ho affrontati da avversario altri in allenamento. Oggi a Firenze ci sono Pezzella e Caceres».