2015
Parma, Frey: «Bologna, emozione unica»
L’ex portiere: «Ghirardi? Uno schifo»
Dalla Coppa Italia vinta al rischio retrocessione, con la messa in mora poi della società. Di emozioni a Parma ne ha vissute parecchie, Sebastian Frey: «Chiesi a Moratti che intenzioni aveva, ma non mi dava grandi risposte. Non potevo pensare a un’altra stagione come l’ultima. Mi voleva la Roma di Capello, ma l’Inter disse che ero incedibile. La verità è che non volevano cedermi alla Roma. Rimasi per un po’ in mezzo alla strada, poi l’Inter prese Toldo e io andai al Parma per 45 miliardi di lire. A Buffon sinceramente non ci ho neanche pensato. Io ero Frey, venivo dall’Inter, non vorrei passare per presuntuoso ma non avevo nessun problema. Invece nei primi mesi a Parma mi accorsi di cosa voleva dire. Fu una stagione strana: vincemmo la coppa Italia ma ci salvammo a due giornate dalla fine facendo una fatica allucinante» ha raccontato l’ex portiere gialloblu ai microfoni de Il Corriere dello Sport.
TANZI – Poi, il crac Tanzi: «Non voglio entrare in quello che Tanzi ha fatto nella Parmalat, è qualcosa di imperdonabile. Ma del mio presidente io posso parlare solo bene, mi ha fatto stare bene, mi ha sempre dato rispetto. Dalla sera alla mattina ci dissero che non c’erano più soldi. Avevamo due strade: potevamo mettere in mora la società e fare una figura di merda, o finire il campionato con onore. Arrivammo quinti, lottando per un posto in Champions fino a due giornate dalla fine. Ringrazio tutti i miei compagni di quel Parma, uomini veri».
EMOZIONI– «Lo spareggio di Bologna – prosegue Frey – rimane uno dei giorni più emozionanti della mia carriera: non ho dormito la sera prima, non mi è mai successo, io sono uno che alle nove va a letto e alle dieci dorme. Quello che è successo è una tristezza. Peggio: uno schifo. Una squadra storica del calcio italiano, che ha avuto campioni incredibili. Ma vedo che la gente sta seguendo la nuova società. Bello».