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Parma, quant’è dura la risalita. Maresca criticato ma non è solo colpa sua

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Il Parma doveva ammazzare il campionato di Serie B ma si trova a metà classifica. Cosa non va tra i ducali

Il Parma era considerata la principale favorita, insieme al Monza, alla promozione in Serie A. Dopo la discesa negli inferi, il presidente Krause, che ha rinnovato la dirigenza con l’arrivo di Kalma e Ribalta, e ha puntato in panchina sull’inesperto Enzo Maresca (solo un’avventura da tecnico del Manchester City Under 23, la seconda formazione inglese, prima diverse esperienze da vice e da collaboratore tecnico). Proprio l’allenatore è il principale colpevole – almeno stando alla critica e i tifosi – del difficile inizio di stagione del club ducale. Il Parma, dopo 8 giornate, è dodicesimo con 10 punti. Troppo pochi per una formazione che avrebbe dovuto – almeno sulla carta – ammazzare il campionato. Ma la Serie B è difficile, si sa. Non bastano i nomi. Non basta uno straordinario Gigi Buffon a salvare il salvabile o a tenere unito il gruppo con la morra cinese. Ci vuole di più.

Manca l’amalgama. Tutti si devono calare nella realtà della B

Le potenzialità ci sono ma sono inespresse. Il Parma è una squadra che non ha una vera e propria identità e che fa fatica, in ogni zona del campo. In difesa è arrivato l’esperto Danilo, ma i gol subiti sono stati 10 e quelli fatti solo 12, con Mihaila capocannoniere della squadra con 2 soli centri all’attivo, così come Man, Tutino e Vazquez. Fortuna e sfortuna a parte, il Parma è stato sempre il solito: poche idee e tante individualità. Una squadra che non sembra ancora una squadra e che vive solo delle fiammate dei singoli. Perché, appunto, la qualità è tanta. Ma l’allenatore non è riuscito a trovare ancora l’amalgama, come si diceva qualche anno fa. La B però è un campionato strano e concede tempo, anche a clamorose rimonte nel girone di ritorno (non sarebbe la prima volta). Il problema però sarà capire se Krause avrà la pazienza di continuare a difendere e ad aspettare il suo tecnico. Perché i tifosi hanno deciso: il colpevole è Maresca.

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