PARMA SANSONE BAYERN MONACO INTER MILITO – Nicola Sansone è diventato il personaggio da copertina della quattordicesima giornata di campionato, con il gol da tre punti rifilato all’Inter. Il giovane centrocampista del Parma, nato in Italia ma trapiantato in Germania, ai microfoni dei colleghi della Gazzetta dello Sport ha raccontato la sua storia, partendo dall’esperienza tra le fila del Bayern Monaco: “Alla fine Diego me l’ha data la maglia. Ora la porterò a mio fratello Roberto, interista come mio padre. Mi sono fatto dare quella di Boateng, mezzo tedesco come me. Mi sento italiano a tutti gli effetti, anche se sono legato alla Germania. Sono cresciuto lì, parlo il tedesco, il mio miglior amico Korbi vive sempre a Monaco. Anche la mia fidanzata Vanessa, è vero. Studia “Sport Management” all’università. Il gol segnato contro l’Inter l’ho dedicato a lei, il cuore era per lei. Calcisticamente devo tutto al Bayern, dove insegnano la cultura della vittoria fin da bambini: conta vincere ogni gara. E insegnano ad avere sempre rispetto per tutti. Il mio carattere? Sono migliorato perché prima parlavo troppo, rispondevo agli arbitri e mi sono beccato cartellini stupidi. Poi un allenatore delle giovanili del Bayern mi disse che il rispetto è fondamentale. Anche in famiglia mi hanno aiutato e ora sono un’altra persona. Prima sentivo troppo la partita. L’annata a Crotone? È stata un’esperienza fantastica, formativa. Certo all’inizio c’è stata qualche difficoltà, ma l’ambiente mi ha aiutato.“