2012
Parma, Morrone: “Non ci ho pensato un attimo, sono corso via”
Dopo la paura per il figlio, il piccolo Leo, ricoverato d’urgenza a Bologna durante la sfida tra Parma e Bologna, Stefano Morrone interviene per ringraziare le persone che gli sono state vicine e spiegare il brutto accaduto: “Alla fine del primo tempo siamo rientrati normalmente negli spogliatoi dove il mister ha iniziato ad analizzare con noi la gara e a darci le sue indicazioni. Poi però il direttore Leonardi mi ha chiamato fuori e mi ha detto che Leo era stato ricoverato in terapia intensiva a Parma. Mia moglie Vanessa aveva avvisato Sandro Melli dieci minuti dopo l’inizio della partita ed era in contatto telefonico con il professor Delsignore e con il dottor Ballini. Non ci ho pensato un attimo. -assicura il giocatore – Ho chiesto di potermi cambiare all’istante e correre all’ospedale.” così spiega Morrone a FcParma.com.
“Ringrazio mister Donadoni e la società che mi hanno subito appoggiato nella decisione, cosi come la terna arbitrale che ha capito la situazione. E’ stato il viaggio più lungo della mia vita “? prosegue il capitano -. Mi sembrava di non arrivare mai. Ad accompagnarmi a Parma sono stati il segretario Alessio Paini, il suo collaboratore Dario Della Corte e l’osservatore Emilio Affuso. Hanno condiviso con me tutta la tensione e la mia preoccupazione. Li ringrazio. Adesso che Leo, grazie al cielo, è fuori pericolo riesco veramente a realizzare quante testimonianze di affetto e solidarietà abbiamo ricevuto in queste ore io e la mia famiglia. Nell’impossibilità di farlo personalmente ci tengo allora a ringraziare tutte le persone che ci sono state vicino. La società , dai dirigenti allo staff medico. Il personale dell’Ospedale che ci ha seguito. I compagni di squadra. I tifosi che ci hanno mandato tanti messaggi, la stampa. Grazie per la comprensione e la solidarietà “.