2015
Parma, Manenti: «Tutti i club hanno debiti»
L’ennesimo numero uno ducale esce allo scoperto e spiega la situazione
Tanti, anzi tantissime voci sul nuovo Parma: l’ennesimo cambio di proprietà in poche settimane ha gettato nello sgomento i tifosi, che a questo punto temono il peggio. Il nuovo numero uno è Giampietro Manenti, che oggi è venuto allo scoperto con una intervista per la Gazzetta di Parma: l’imprenditore lombardo ha provato a spiegare un po’ di cose, facendo chiarezza però su un punto, quello relativa all’improbabile ingresso nella cordata dell’impreditore Proto, un soggetto di cui a Parma nelle ultime ore si era tanto parlato.
ALLO SCOPERTO – Così Manenti: «Il Parma è della Mapi Group. Questo signor Proto non lo conosco nemmeno. Ci stiamo occupando di cose molto più importanti. Noi abbiamo acquistato il Parma dalla Dastraso, firmando tutti gli atti da un notaio di Codogno. Non in centro a Milano. Abbiamo convocato l’assemblea dei soci: dobbiamo correre contro il tempo e arrivare alla data del 16 preparati». Il riferimento è allo scadere prima della messa in mora del club: oggi verà dunque formato il nuovo consiglio di amministrazione. Sui giocatori: «Ora vogliono i fatti, non le parole e mi sembra normale e corretto che sia così: chi lavora deve prendere lo stipendio, accade in tutte le aziende normali. Ora la situazione non è proprio normale. Altre parole non vorrei dirne per ora. Posso dire loro che c’è un team di professionisti che lavora per il bene del Parma». Perchè investire in un club pieno di debiti? «Rispondo con una domanda: quale club non lo è? Parma ha un appeal importante, mi creda». Oggi ne sapremo di più: molti si chiedono chi mai ci sia dietro Manenti.