2009

Parma, Leonardi se la prende con i provvedimenti per bestemmie

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L’amministratore delegato del Parma FC Pietro Leonardi interviene in seguito alla squalifica di Davide Lanzafame per frasi blasfeme contro la Sampdoria: “E’ corretto che se uno dice qualcosa di sbagliato venga punito.
Ma è sbagliato il metodo: non è giusto si introduca questa norma a metà  campionato, perchè si danneggiano solo alcune situazioni e non altre, quindi non è nemmeno giusto che arrivi attraverso una prova televisiva. Questa regola la accettiamo se non viene portata avanti secondo la logica di registi televisivi, che magari si soffermano su alcuni giocatori e non su altri.
Non chiediamo di togliere la squalifica a Lanzafame, anzi non faremo nemmeno ricorso, ma vorremmo fosse l’ultima squalifica della stagione per questo motivo, perchè così va troppo ad interpretazione. Poi la prossima si riparte tutti, come si dice a livello calcistico, 0 a 0”.

“Avevo poca voglia di parlare in questo periodo ma l’autotutela nei riguardi della società  lo impone, perchè altrimenti non ci difendiamo nemmeno di fronte a delle situazioni che riteniamo ingiuste. Questa è la prima premessa. La seconda è non giustificare l’errore eventuale di Lanzafame, però viene difficile sopportare, dopo tutto quello che vedo e che sento, che ad essere colpito sia un solo calciatore.
La nostra posizione è quella di non fare ricorso perchè sarebbe inutile, ma vorremmo far notare alcune cose che spero vengano messe in risalto perchè pensiamo non siano giuste: innanzitutto il fare una modifica a competizione in corso. Questo non è corretto. Se si cambiamo le regole durante una stagione non penso sia un campionato regolare. Sarebbe stato opportuno applicare questa regola, che non contesto e per cui non entro nel merito se giusta o sbagliata, all’inizio del prossimo campionato.
Poi andiamo anche ad analizzare come si arriva a questo: una segnalazione della Procura federale non attraverso la visionatura del campo ma di filmati. Anche questo non è giusto perchè va ad inserirsi in un meccanismo perverso che è quello deciso da cameramen o registi. Magari si segue un calciatore più assiduamente di un altro. Invece ci sono persone preposte a segnalare i comportamenti sbagliati in campo. Se uno dice qualcosa di sbagliato è corretto che venga punito, ma la situazione è troppo condizionata dalla ripresa televisiva. Dovete sapere che ci sono società  di calcio che sono quelle che producono le immagini e che dunque potrebbero scegliere cosa mandare in onda. Questa regola la accettiamo se c’è il buon senso e non un meccanismo perverso”.
C’è un altro aspetto poi: noi possiamo fare eventuale ricorso entro le 16 del giorno successivo alla gara. La Procura manda entro le 14 del lunedì la segnalazione, il nostro avvocato è preparato ma non è ancora dotato della sfera di cristallo. Tutte le squadre dovrebbero registrare e riguardare la partita e anticipare eventuali problemi. Questo è impossibile.
Non faccio questo appello perchè sia tolta la squalifica a Lanzafame, ma spero che sia l’ultima di questa stagione. Poi la prossima si riparte tutti, come si dice a livello calcistico, dallo 0 a 0. Perchè se due o tre settimane fa succede quello che ho visto, che è molto più grave di Lanzafame, e non lo sanzionano allora non mi sembra un campionato regolare.
Colgo l’occasione per chiarire un altro aspetto, quello che ci è successo con l’Inter. In quell’occasione non per colpa nostra venne spostata la partita, dove l’Inter contava due giocatori squalificati e noi nessuno. Ci ritroviamo poi a giocare dieci giorni dopo con l’Inter dove gli squalificati, sempre due, li avevamo noi.
Il Parma è attento e non è chi gli scivola via tutto. Facciamo sacrifici come tutti e siamo tra le società  che maggiormente rispettano gli arbitri e ne siamo orgogliosi”.

Fonte: fcparma.com

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