2009

Parma, Leonardi e Ghirardi felici per l’arrivo di Marino

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Tommaso Ghirardi e Pietro Leonardi manifestano felicità  durante la presentazione alla stampa di Pasquale Marino, nuovo allenatore del Parma.
Il presidente del club ducale elogia le doti del tecnico marsalese: “Devo dire che è un allenatore che ho inseguito da un po’ di tempo, non negando che ho anche un buon rapporto di amicizia con il suo secondo – ha detto Ghirardi – . E’ sin dai tempi della Serie C che seguo il lavoro del mister e di tutto il suo staff. E’ un allenatore che avevo già  provato a prendere tre anni fa, subito prima della scelta di Di Carlo. Quella volta sbagliai il momento della telefonata, lui stava uscendo dall’ufficio del presidente Pozzo. Sono contento che abbia accettato la nostra proposta, che ritengo importante sia per noi che per lui e il suo staff. Credo d’aver portato qua a Parma un tecnico emergente, uno dei migliori per quanto riguarda la qualità  del gioco, il lavoro sulle risorse umane e per la sua volontà  di voler venire a Parma. Quest’ultimo fattore è il più importante perchè, sebbene avesse altre offerte, ha accettato di venire qua senza fare discorsi economici o di tempo. Ha accettato la mia proposta di un contratto annuale, ma voglio specificare che questo non significa che terremo Marino per un solo anno, anzi mi auguro rimanga con noi per più stagioni. La cosa più importante in un allenatore sono le motivazioni e la voglia di partecipare ad un progetto ed una nuova sfida. Mi ha mostrato la sua grande voglia di venire a Parma e per questo lo ringrazio e gli faccio un in bocca al lupo.”

Il direttore sportivo parmense aggiunge alcune dichiarazioni inerenti al mercato: “Non sono molto negativo in riferimento al gruppo. Ritengo che sia giusto modellare una squadra e ringraziare chi in questi due anni ha preceduto Marino. Il fatto di conoscere il tecnico mi permette di poter individuare quelli che sono i giocatori che per caratteristiche lui ritiene importanti. Concordo con il mister nel ritenere che non sia corretto fare dei nomi specifici, ma indicare delle caratteristiche che si cercano in un giocatore. Altrimenti si rischia di vanificare il lavoro di ricerca che noi facciamo scrupolosamente e per anni. Il vantaggio di conoscere Marino è proprio questo.”

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