2014
Parma, il vice presidente Giordano: «Trattativa non a rischio»
L’avvocato: «Doca sotto pressione, ma non ha mai detto ‘non compro più il club’»
Da semplice avvocato, Fabio Giordano si è ritrovato, nel giro, di pochi giorni ad essere vice presidente del Parma, finendo persino a Collecchio, nella sede sportiva del club, per cercare di spiegare ai giocatori la trattativa tra Tommaso Ghirardi e Pietro Doca: «Le parti – spiega ai microfoni di Parma Today – mi hanno chiesto di andare lì per tranquillizzare i dipendenti, i calciatori. Ci ho messo la faccia, io continuo ad essere avvocato. Ai giocatori ho detto che c’è una trattativa in corso ed è tutto vero, se poi si tirano indietro questo lo sanno le parti».
A RISCHIO – Le notizie delle ultime ore, però, sono tutt’altro che positive. Doca sembra aver fatto un passio indietro, scatenando l’ira di Ghirardi: «Dietro questa trattativa non ci sono persone fantomatiche, ma compratori reali. Doca dovrebbe essere il presidente tecnico. La cordata è russo-cipriota, non ha base legale a Roma e Cipro non è nella black list, i fondi sono chiari. Ho sentito un sacco di ragionamenti, ho letto molto, ma mi pare ci siano stati degli errori. Un gruppo ben preciso ha avuto la volontà di comprare il club. Passo indietro? Non mi sembra abbia detto “non compro”, ma solo che l’affare non si è perfezionato. Magari non c’è accordo su qualche punto, magari potrebbe averlo fatto perché sente la pressione, non lo so».
ACCORDO FORMALIZZATO – Con una carica, quella di vice presidente, ancora da formalizzare («Io non ho firmato per la carica di vice presidente, ma se oggi mi dovessero portare il contratto, lo firmerei, se c’è l’accordo tra le parti il contratto per me è formalizzato»), Giordano chiarisce la natura del problema: «Non devono presentare le fideiussioni, le garanzie le controparti le hanno date tutte. C’è un accordo tra loro. Non c’è da presentare nessuna fideiussione, la problematica dovrebbe essere di altra natura. Io ho massima stima di Ghirardi e della controparte».