Parma, Guidolin: "Ripartiamo dai primi 20' di Livorno" - Calcio News 24
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2009

Parma, Guidolin: “Ripartiamo dai primi 20′ di Livorno”

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L’allenatore del Parma, Francesco Guidolin, ha parlato quest’oggi in conferenza stampa. Ecco l’intervista integrale riportata dal sito ufficiale gialloblù:
Francesco Guidolin quanto brucia la sconfitta di Livorno e con un gol di Lucarelli?
“Per il gol di Cristiano nessun problema, non ho nessun problema. Io con Cristiano ho sempre avuto un rapporto chiaro e diretto, e lui con me, stop. Abbiamo fatto delle scelte guardandoci negli occhi, per cui quando si lavora così con una persona non c’è nessun problema. Tra l’altro l’ho sempre considerato una persona, un attaccante, un giocatore di grandissima qualità ; quello che ho visto in allenamento e nelle partite è che la qualità  di Cristiano è indiscutibile; poi si possono discutere altre cose, ma adesso non mi va di parlarne.”

La domanda era perchè Lucarelli è ancora un giocatore del Parma”¦
“Può succedere. Ne abbiamo altri in giro: ci sono altre squadre che hanno nostri giocatori in rosa. La sconfitta brucia, ma ci può stare. E’ un momento strano perchè in quattro giorni secondo me la squadra ha dimostrato comunque di avere salute, di avere personalità , però prima magari con meno riuscivamo ad andare in vantaggio; adesso andiamo in svantaggio. Capita. I primi venti minuti della gara contro il Livorno mi sono piaciuti tantissimo: abbiamo giocato un grande calcio, secondo me. Poi se per la piazza si è rivelata una sconfitta inattesa, beh, noi abbiamo sempre fatto di tutto per dire a tutti che noi siamo della stessa fascia del Livorno, abbiamo gli stessi obiettivi di squadre come il Livorno. Non dobbiamo fare dei voli di fantasia, dobbiamo cercare di racimolare quanti più punti possibile: ci può stare l’amarezza ma non la sorpresa, perchè non è che abbia perso il Real Madrid a Livorno, ha perso il Parma.”

L’assenza di Morrone, per la prima volta in campionato, è stata pesante”¦
“Ho visto le partite del Livorno per preparare la nostra sfida, ed ho notato un Livorno che fa bene in casa. Noi abbiamo tenuto la partita, abbiamo comandato quasi sempre noi; negli ultimi venti minuti della gara non siamo stati nè lucidi nè bravi, ma eravamo stanchi, perchè il campo era pesante, ed avevamo speso tantissimo contro la Juventus mercoledì. Ma io ho visto fare risultati fuori casa a squadre che hanno fatto meno di quanto non abbia fatto il Parma domenica a Livorno. E’ un momento che non gira per il verso giusto, perciò dobbiamo ritornare in carreggiata; forse siamo un pelino meno attenti ed allertati di quanto non lo fossimo prima, ma dico forse, perchè non so neanche se sia la verità . C’è bisogno di dare un contributo in positivo, considerando che abbiamo subito sei reti nelle ultime tre gare, e parlo di atteggiamento di squadra e non di reparto. Bisogna ritornare nella nostra dimensione: al Picchi i ragazzi hanno corso, hanno lottato, ci hanno dato dentro, hanno aggredito la partita. A parte gli ultimi venti minuti in cui avremmo dovuto fare lo sforzo massimo ed in cui avevamo poche energie, io alla squadra non ho tanto da dire.”

Lei anche in tempi non sospetti si è sempre lamentato di questa finestra invernale del mercato. La scelta di lasciare fuori Lanzafame come la spiega?
“Perchè c’è una voce concreta, almeno per quanto ne so io, che fa capire, fa sentire che il ragazzo potrebbe avere la possibilità  di tornare alla Juve, e siccome questa voce l’ho captata, l’ho sentita e l’ho valutata, ho ritenuto il ragazzo non del tutto sereno. Alla ripresa dopo la gara contro la Juventus, giovedì scorso, nella mia testa una delle possibilità  per affrontare il Livorno, era che Lanzafame potesse partire da titolare. Però ho anche detto prima della conferenza stampa che presentava la gara in Toscana che se uno non ha la testa perfettamente allineata, io la cosa la valuto e prendo delle decisioni. Poi magari domani succede qualcos’altro, ma per quella partita, per quel momento e per quelle voci che si sentivano, ho preferito prendere questa decisione, ed è stata la decisione giusta.”

La priorità  per questo mercato è solo sfoltire la rosa, oppure ha anche chiesto qualcosa alla società ?
“No, la priorità  è dare la soddisfazione a gente che fino ad ora non ha avuto la possibilità  di mettersi in mostra come gli altri, ma la squadra fino a tre giorni fa ha sempre fatto bene, perciò le scelte sono state queste, quindi vorremmo continuare così. Poi se arriverà  qualcosa lo vedremo, ma la priorità  è quella di diminuire il numero dei componenti del gruppo, perchè a lungo andare la gestione di giocatori che meriterebbero di giocare ma che non giocano a lungo potrebbe essere più complicata di adesso.”

C’è in generale una flessione atletica, magari preventivata durante la preparazione invernale oppure no?
“Io spero che domenica contro l’Udinese vadano come sono andati mercoledì scorso contro la Juventus dal punto di vista fisico.”

Tornando a Lanzafame, c’è stata una scarsa intensità  negli allenamenti da parte del calciatore?
“Assolutamente no.”

Quindi se domani venisse fuori la voce di un interessamento del Real Madrid per Paloschi, lascerebbe fuori anche lui?
“Se è una voce che ha qualche valore in più di una voce, e che si sente nell’immediata vigilia di una partita, lo lascio fuori.”

A proposito dei cori razzisti: se ipoteticamente dovesse sentire durante una partita dei cori contro un calciatore del Parma, cosa farebbe?
“Se c’è una regolamentazione per cui o chi ha il potere di dirigere la partita, quindi l’arbitro, o chi ha il compito di coordinale l’ordine pubblico, o qualsiasi altra istituzione preposta, chiunque abbia la facoltà  di sospendere una gara per cori così volgari, così deprecabili, io sarei il primo ad assecondare la scelta, perchè ci vogliono dei gesti, ci vogliono dei fatti. Le parole ormai non servono più, e quindi sono favorevole. Sono favorevole al fatto che venga regolamentata questa decisione; mi rendo conto anche che per gli arbitri non sia semplice, e forse non è neanche giusto che siano loro a prendere questa decisione, ma se si costruisce qualcosa di concreto, credo che tutte le persone cha hanno un po’ di buon senso di fronte ad una manifestazione di intolleranza così grave e così indisponente e così intollerabile siano d’accordo all’unanimità  sul da farsi.”

Una vittoria in sei partite: si è dato una spiegazione?
“La spiegazione è che noi siamo il Parma. Siamo sempre la squadra che cinque mesi fa, quando è partita per la settimana di lavoro in vista della prima giornata di campionato, chi aveva a cuore le vicende del nostro club, non ha dormito tanto quella settimana lì, perchè avevamo mille dubbi, mille incertezze, e mille scommesse da vincere sul campo,. Siamo quelli: un gruppo con tanti ragazzi giovani, che prima di questa stagione non avevano mai fatto la Serie A, di giocatori che provano a riscattarsi, del gruppo che è stato cambiato, di tutte queste situazioni. Queste sono cose che nel nostro calcio capitano con una certa frequenza. Il mio Palermo ha girato con 38 punti, già  senza Amauri, chiudendo la stagione a 58, facendo cioè nel girone di ritorno solo 20 punti. L’anno scorso il Napoli ha girato con 33 punti; a fine stagione ha fatto 46 punti, ovvero solo 13 nel girone di ritorno. E ce ne sono di casi di questo tipo. E noi siamo il Parma: non siamo nè il Napoli nè quel Palermo. La spiegazione è tutta lì.”

C’è una delle ultime tre partite che lei rigiocherebbe?
“Sì, rigiocherei quella contro la Roma, perchè per me è stata una partita molto deludente. Nelle altre la sconfitta mi ha amareggiato, ma la squadra non mi ha deluso. Rifarei quella contro i giallorossi, perchè abbiamo dato una brutta dimostrazione di noi stessi nella gara dell’Olimpico.”

Rispetto a cinque mesi fa, nel preparare la sfida contro l’Udinese, ha ancora incertezze?
“Io sono sempre pieno di dubbi, ed ho paura delle persone che hanno solo certezze, e quindi la preparo come ho sempre fatto cercando di valutare il più possibile, cercando di avere gli occhi ben aperti per cercare di mettere in campo la squadra migliore possibile.”

Quel giorno stupì tutti schierando il 4 3 3″¦
“Sono stati i miei giocatori a stupire il mondo del calcio italiano facendo quello che nessuno si aspettava da loro. Io mi auguro che da qui in avanti abbiano lo stesso entusiasmo, che è la chiave del nostro girone di andata.”

A Livorno la squadra è mancata un po’ sotto il punto di vista della determinazione”¦
“La squadra ha fatto una buona gara: è partita bene, ha sfiorato il gol, meritava di andare in vantaggio ed è andata in svantaggio. Capita, succede. La determinazione e la cattiveria agonistica, l’attenzione e la concentrazione sono cose diverse: si può giocare bene lo stesso ed avere o non avere queste componenti. Secondo il mio modo di vedere, solo per la gara contro il Livorno, abbiamo peccato dal punto di vista della determinazione. E allora dobbiamo essere bravi a ritrovare quel qualcosa che abbiamo lasciato.”

Ha notato un po’ di appannamento nelle idee della squadra?
“I primi venti minuti nostri a Livorno credo siano stati i migliori della stagione, ma siccome abbiamo perso è giusto sottoporsi al fuoco di fila delle critiche e delle osservazioni. Dateci atto che non abbiamo mai parlato delle decisioni arbitrali.”