2014
Parma formato europeo: suicidio Atalanta, i ducali espugnano Bergamo per 4-0
SERIE A ATALANTA PARMA SINTESI – Suicidio Atalanta: i nerazzurri, brillanti sotto il piano del gioco, regalano tre gol e tre punti al Parma. Ducali cinici: bravi a saper soffrire nei momenti di difficoltà, letali sottoporta. Può recriminare, però, la Dea: sia per come sono nati i gol degli ospiti – una deviazione e un folle autogol di Benalouane, ex di turno – sia per qualche decisione arbitrale non perfetta.
PRIMO TEMPO – Inizio a dir poco arrembante dell’Atalanta, che già al primo minuto potrebbe passare a condurre: al termine di una bella azione palla a terra, Raimondi si vede respingere una conclusione a botta sicura dal braccio – largo – di Lucarelli. Il direttore di gara, Tommasi di Bassano del Grappa, lascia proseguire, ma la sensazione è che l’episodio fosse da punire con il penalty. Nemmeno centoventi secondi più tardi, e i nerazzurri tornano ad attaccare: Carmona calcia dal limite dell’area, ma Paletta respinge la sua conclusione in calcio d’angolo. Al primo tiro in porta, però, il Parma passa a condurre: azione travolgente di Biabiany, cross per l’accorrente Molinaro il cui tiro, deviato da Stendardo, si infila imparabilmente alle spalle dell’incolpevole Consigli. Accusato il colpo, i bergamaschi tornano a farsi vedere in avanti: al ventesimo Baselli impegna severamente Mirante con un bolide dai 25 metri, poi Moralez, smarcato alla perfezione da Denis, spara sull’estremo difensore ducale da due passi. La verve offensiva dei padroni di casa cala con il passare dei minuti, con il Parma che, dall’alto delle enormi qualità tecniche di alcuni suoi elementi, prova ad addormentare la partita. Biabiany sfiora il raddoppio con un gran diagonale, poi non succede più nulla fino al fischio finale. Parma cinico e fortunato, Atalanta generosa e che può recriminare per il rigore non concesso dopo pochi secondi dall’inizio del match.
SECONDO TEMPO – Pronti via e il Parma si divora il colpo del ko: Palladino libera Gargano a tu per tu con Consigli, ma il centrocampista uruguaiano spara addosso all’estremo difensore orobico da pochissimi metri. La squadra di Colantuono, scampato il pericolo, cerca di riorganizzarsi, creando due buone occasione: Yepes e Bonaventura ci provano di testa nel giro di cinque minuti, senza, però, trovare la via del gol. Poi, intorno all’ora di gioco, un altro episodio dubbio: Acquah, già ammonito, entra in ritardo e in modo scomposto su Raimondi, colpito sul fianco destro. Tommasi lascia proseguire, tra i dubbi e i fischi del pubblico di casa. L’episodio che dovrebbe caricare i nerazzurri, però, risulta per avere l’effetto opposto: la squadra si disunisce e lascia spazio alle iniziative degli ospiti. Biabiany sfiora il raddoppio con un bolide dai trenta metri, ma il gol è solo questione di minuti. Alla mezz’ora, cross di Cassani e autorete a dir poco clamorosa di Benalouane, che, nel tentativo di appoggiare la sfera con il petto a Consigli, supera il proprio estremo difensore. Poi, centoventi secondi più tardi, Cassano chiude i conti: punizione a giro e gol dello 0-3. L’Atalanta sparisce dal campo e il Parma, dopo aver sfiorato il poke con Parolo e Biabiany, lo trova in pieno recupero, grazie ad Ezequiel Schelotto.