2014
Parma, è il giorno della verità: gli scenari
Il club ducale è a rischio penalizzazione
PARMA – Il giorno della verità è arrivato per il Parma, cioè quello dei pagamenti degli stipendi ai tesserati e delle relative tasse. Se oggi il presidente Tommaso Ghirardi non rispetterà tale scadenza, per il club ducale arriverà una penalizzazione in classifica. Non s’è vista traccia finora dei 15 milioni di euro necessari ed il fatto che si sia arrivati all’ultima ora non è certamente positivo. Ci sono poi, come evidenziato da La Gazzetta dello Sport, altri debiti, che ammontano a 50 milioni di euro, che gravano sul bilancio. I tifosi allora sperano nella vendita della società, ma i possibili acquirenti non hanno fretta.
VOCI E INDISCREZIONI – E le assenze del presidente e dell’amministratore delegato Pietro Leonardi preoccupano: da una settimana non si vedono a Collecchio. Si dice che stiano provando a risolvere la situazione, ma non c’è ombra di soldi. Non trova conferme poi la voce su una possibile richiesta di aiuto a Massimo Moratti. L’idea è di raccogliere tale somma per lavorare poi alla cessione della società, ma il percorso non è così agevole. In tutta questa vicenda non tornano le dichiarazioni estive di Ghirardi, che aveva garantito la solidità finanziaria del club: la sensazione è che i soldi per il Parma siano finiti da tempo e che si sia andati avanti negli ultimi mesi con l’autogestione. Ora il rischio è che il Parma riceva due o tre punti di penalizzazione, ma si parla anche di cinque.