2015

Parma, Donadoni: «Sono disgustato, ma continuerò a combattere»

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Il tecnico: «Circondati da opportunisti, ho perso molte energie»

«Per mesi ci hanno riempito di bugie e menzogne, assicurandoci che la società non sarebbe mai fallita. E invece… Dalle ceneri dovremo tirare fuori qualcosa di utile. Il fatto che ci siano i curatori fallimentari è importante, perché significa che c’è una linea precisa. Io e i ragazzi siamo d’accordo: proveremo a dare il massimo di qui a fine campionato». Deluso, ma anche agguerrito: Roberto Donadoni, intervenuto in conferenza stampa, esprime tutta la propria rabbia per la vicenda a dir poco caotica che sta riguardando il Parma.

DISGUSTATO – «Tutto ciò – prosegue Donadoni – che si è detto dall’esterno non mi ha mai toccato: i soldi non sono stati un problema. Umanamente sono rimasto deluso, è estremamente fastidioso rendersi conto che il mondo che ci circonda è composto da opportunisti e persone che cercano di fare l’interesse individuale e non pensano agli altri. Sono disgustato e ho perso energie, ma io e la squadra andremo avanti combattendo. In tutto questo, però, c’è anche chi è colpevole ma solo di riflesso e paga i danni commessi da persone che non sono degne di stare in questo mondo».

MANENTI – Capitolo Manenti: «Ho sempre detto: aspettiamo finché non c’è una risposta definitiva. Ma siamo stati raggirati, non da Manenti: lui è in galera ed è giusto che stia là dove è stato messo. Il problema è tutto ciò che è accaduto prima: così non può più funzionare, nel mondo del calcio non solo per quel che concerne il Parma. C’è chi ha permesso che ciò potesse accadere e non può più succedere. Dobbiamo rimboccarci le mani e stabilire regole che consentano al sistema di funzionare come deve. Azzeramento del debito sportivo? Da inizio anno non vediamo un euro e per il bene del Parma siamo disposti anche a farne a meno. Non perché ‘ne abbiamo tanti’, ma perché siamo legati a questa società. E se è per garantire che resti nel calcio che conta, allora non voglio percepire un euro. Ma chi ci ha portato qua deve pagare in maniera pesante, non ci sono alibi e scusanti».

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