Il tecnico sulla vicenda societaria: «Servono garanzie»

Ripartire, per cercare quantomeno di riavvicinare il sedicesimo posto in classifica. Il Parma domani sera affronterà il Milan, nel posticipo della ventunesima giornata di Serie A: «Anche loro – ha spiegato Roberto Donadoni, intervenuto in conferenza stampa – non vivono un bel momento, non conosco i loro problemi e non posso quindi giudicare. Le difficoltà comunque non mancano nemmeno a noi: dovremo giocare con la testa libera, senza troppi pensieri. L’unico deve essere il campo».

FRECCIATA – E se alle parole di Cassano preferisce non replicare («Non so nemmeno cosa sia Twitter, dobbiamo smetterla con queste scemenze e pensare solo alle cose serie. Questa, per me, è aria fritta»), Donadoni ha mandato un messaggio alla società: «E’ obbligatorio essere ottimisti. La squadra non percepisce lo stipendio da luglio e il fatto che qualcuno scelga di rimanere non vuol dire che si percepiranno i soldi arretrati. Garanzie non ce ne sono, ma servirebbero. In ogni, dobbiamo pensare solo a impegnarci sul campo, per quello che è un discorso legato alla nostra dignità».

MERCATO – A due giorni dalla chiusa del mercato, i ducali hanno perso anche Paolo De Ceglie: «In termini numerici, saremo ancora più contati con la sua assenza. Spero che possa arrivare qualcuno, la società è attiva e io resto ottimista. Cerri? Non saprei, è un giocatore del Lanciano e dovremmo parlarne con loro. Spero che torni a giocare presto, perché è un gran talento».