2018
Il Parma rischia grosso: club e Calaiò deferiti per illecito sportivo
Il Parma e Calaiò sono stati deferiti dalla Procura Federale per illecito sportivo. Il club emiliano potrebbe perdere la promozione in Serie A
Dopo averla conquistata, ora il Parma dovrà difenderla. Gli emiliani sono stati accusati di illecito sportivo in occasione del match con lo Spezia, per la quale il Parma è stato deferito al Tribunale Federale Nazionale, a titolo di responsabilità oggettiva. Il club, se l’accusa dovesse essere confermata in giudizio, potrebbe incorrere anche in una penalizzazione che pregiudica la stessa promozione nel massimo campionato. Insieme al club è stato deferito anche l’attaccante gialloblù Emanuele Calaiò, protagonista in prima persona dei fatti da cui è scattata l’inchiesta e quindi il deferimento. In particolare, Calaiò è accusato di «violazione dell’art. 7, commi 1 e 2, del C.G.S. – come recita il comunicato ufficiale della FIGC – per avere, prima della gara Spezia-Parma del 18 maggio, valevole per il Campionato Professionistico di Serie B 2017/2018, posto in essere atti diretti ad alterare il regolare svolgimento e il risultato finale della gara suddetta».
L’accusa nei confronti di Calaiò si basa su alcuni messaggi che l’attaccante del Parma ha inviato a De Col e Terzi, suoi ex compagni di squadra. La ‘Gazzetta dello Sport’ aveva rivelato il testo di tre messaggi spediti da Calaiò a De Col: «Ehi Pippein, non rompere il cazzein venerdì, mi raccomando amico mio (segue emoticon con bacio e cuoricino)”. Segue poi il secondo: «Dillo anche a Claudien (il compagno Terzi, ndr), soprattutto col rapporto che avete con me». Infine l’attaccante fa un passo indietro, ammettendo che stava “scherzando“. Il Parma ha poi vinto per 2-0 il match con lo Spezia, conquistando così, complice anche il pareggio del Foggia contro il Frosinone, la matematica promozione in Serie A. La procura dovrà ora accertare se qui messaggi rimangono nell’ambito dello scherzo o se c’è veramente qualcosa di più oscuro e profondo sotto di essi.