2012
Parla lo “Zingaro”, trema l’Italia
Parla lo Zingaro, trema l’Italia. È il turno di Almir Senan Gegic, l’uomo che può cambiare il nostro calcio. Innanzitutto: chi è Gegic? In che modo può cambiare il nostro calcio? La risposta non è delle più semplici ma proviamo a fare chiarezza, a mettere ordine in un quadro talmente scombinato da fare invidia ad uno dei dipinti di Carrà. I filoni sono tanti e i nomi ancora di più. Gegic è, innanzitutto, un latitante che, nelle ultime ore, si è consegnato alla giustizia. Sconterà il dovuto e parlerà tanto. Davanti ad un giudice e non ad un collega de La Gazzetta dello Sport, come ha fatto ieri. Rivelazioni comunque importanti quelle rilasciate alla “rosea”, scottanti. Benzina sull’incendio divampante del calcioscommesse, un fenomeno che rischia di rivoluzionare tutto e che, spesso, è stato solo visto come un po’ di fumo in un mondo fatto di sogni. Fumo abbondante, che impedisce la vista di tante verità, come un vetro su cui molti, troppi, alitano rendendolo appannato. Gegic può essere un modo per vedere oltre questo vetro, per capire cos’è questo calcio.
Chi è Gegic? È un calciatore Serbo ex centrocampista del Chiasso, coinvolto pesantemente all’interno del fenomeno del calcioscommesse, uno dei cosiddetti “zingari”, come vengono sopranominati in questo giro di affari oscuro. E pensare che lui, Gegic, ha anche giocato in Italia per un anno, nel Vicenza, senza però lasciare il segno sul campo. Segno che tuttavia ha lasciato in seguito, o meglio, segno su cui ha scommesso: a volte 1, a volte X e altre volte 2. Uno degli “zingari”, una categoria dipinta come quella capace di orchestrare interi campionati e decidere gli esiti delle partite. Lui, in realtà, si ritiene una figura più modesta: ammette che comprava informazioni per poi scommettere e guadagnare, uno scommettitore incallito che è andato un po’ oltre i normali limiti, non un boss. Adesso Gegic è pronto a pagare, scontando la sua pena, rilasciando una serie di dichiarazioni, come un fiume in piena. Carobbio gli ha detto che nel Siena scommettevano quasi tutti (ma quasi tutti sono stati puniti?), ma lui di Conte non sapeva nulla. Anzi, c’è di più: una tv gli ha offerto dei soldi per tirare dentro Conte, ma ha rifiutato, non lo conosce e non sa nulla di lui.
Gegic è anche questo: è uno che ha scommesso tanto ed fatto parte di un movimento sporco, ma è anche colui che ha rifiutato di accusare chi non conosce. L’avrebbe potuto fare per soldi, ma no l’ha fatto. Tutavia, visto che c’è qualcuno che per aumentare l’audience, o per altri motivi fortunatamente ignoti, propone questo genere di “scambio”, siamo così sicuri che altri non abbiano accettato?
Gegic e Hristiyan Ilievski (l’altro zingaro) compravano informazioni qua e là per poi scommettere e guadagnare somme ingenti. Ilievski, avendo più tempo a disposizione rispetto al compagno, era capace anche di muoversi in maniera solitaria. Lo zingaro poi tira dentro un mister X (no, tranquilli, non parliamo del centrocampista centrale che il Milan inseguì a lungo qualche estate fa), un uomo sui 60 anni, alto meno di 180 centimetri ed un po’ sovrappeso. Un signore che gli aveva presentato Bellavista ed era in possesso di dritte sicure su diverse squadre del Sud, tra cui, oltre le già coinvolte Lecce e Bari, spiccano i nomi di Napoli, Palermo e Catania; club di primo piano. Mister X chiedeva per ogni dritta una somma di 600 mila euro; troppi per Gegic e Ilievski che decisero di lasciar perdere.
Nella sua lunga intervista, lo zingaro infine ammette che i magistrati hanno già scovato tutte le partite che lui sapeva essere combinate. Magari ci sarà qualcosa in più da dire e qualcuno continua a tremare. Magari uscirà anche il nome di quella tv che voleva tirare dentro Conte. Perché il vetro per vedere il nostro calcio è ancora troppo appannato, ma adesso c’è Gegic. Sarà anche “solo” uno zingaro, ma intanto tremano.