2017

Paredes, dall’addio alle gerarchie da ribaltare

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Leandro Paredes arrivò dal Boca Juniors, destando tanta curiosità nell’ambiente giallorosso, desideroso di scoprire il talento del trequartista argentino. Poi arrivò l’Empoli e il ritorno nella Capitale

Chi ha il talento di Paredes è, di fatto, obbligato a non presenziare semplicemente ma determinare, sempre e comunque. L’argentino ha vissuto una vera e propria metamorfosi: da fantasista tutta tecnica e dribbling a regista in mezzo al campo, ordinato e geometrico. La palestra di Empoli gli ha giovato eccome, ma il ritorno alla Roma, da protagonista, non è stato come sperato. L’argentino, come scrive Il Corriere dello Sport, aveva risentito eccome della mancata titolarità e delle voci sul suo addio nel corso della finestra invernale di calciomercato. Ma, prima della sosta per gli impegni delle nazionali, ha ricordato a tutti perchè rappresentasse una speranza in casa giallorossa, segnando al Sassuolo. A 22 anni ne avrà di tempo per migliorarsi, ma, in fondo, adesso è già tante cose: regista, interditore, tiratore. La scelta della società di puntare sui giovanissimi Pellegrini e Kessie, oltre a quella di puntare forte su Nainggolan e Strootman, senza dimenticare De Rossi, fa scivolare Leo nei piani bassi delle gerarchie di Luciano Spalletti. Così come il contratto in scadenza del 2019, che non è stato ancora ridiscusso, lascia qualche perplessità sul futuro dell’argentino in giallorosso.

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