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Papu Gomez a Siviglia: ecco perché sarà l’uomo giusto nel posto giusto – ANALISI TATTICA
La Serie A perderà il talento del Papu Gomez in favore di una Liga che si appresta ad accoglierlo grazie al Siviglia: ecco perché il club andaluso è la migliore scelta possibile
Il passaggio del Papu Gomez a Siviglia sembra questione di tempo. Con l’Atalanta che ha fatto di tutto per evitare che l’argentino rinforzasse una concorrente italiana, la squadra andalusa sembra una destinazione ottimale per le ambizioni del fantasista. Con il ritorno di Monchi e il rilancio di Lopetegui, il Siviglia si sta affermando come la principale forza alle spalle delle 3 grandi (con Madrid e Barcellona oggi vicine in termini di punti). E’ una squadra che ha tutte le carte in regola per partecipare stabilmente alla Champions e che tra un mese, contro il Borussia Dortmund, si gioca un ottavo che ha ottime possibilità di passare.
L’aspetto interessante è che, proprio dal punto di vista tecnico, il Papu sembra il profilo di cui Lopetegui aveva un disperato bisogno. Il tecnico basco, in questo anno e mezzo, ha costruito una squadra molto peculiare: il suo Siviglia, che si schiera sempre con il 4-3-3 è infatti la formazione che in Spagna utilizza di più le corsie esterne e le fasce per rifinire, ricorrendo molte volte al cross. Gli andalusi sfondano poche volte centralmente, ma anzi formano continui triangoli in fascia tra ala, terzino e mezzala.
Per rendere efficace e non prevedibile questo modo di giocare, è necessario che la palla giri velocemente e arrivi velocemente sugli esterni, isolando i giocatori (Ocampos soprattutto) sul lato debole. La partenza di Banega si sta però rivelando un handicap molto limitante per gli spagnoli. L’argentino era la principale fonte della manovra biancorossa: godeva di una liberà tattica enorme, individuando sempre la zona in cui ricevere e dando fluidità alla manovra. Soprattutto, velocizzava l’azione con improvvisi cambi di passo e repentini cambi di gioco che consentivano alla palla di andare velocemente da un lato all’altro del campo. Con un bolso Rakitic al suo posto, oggi gli andalusi sono spesso compassati e prevedibili. La palla gira con troppa lentezza, con gli avversari che quindi fanno in tempo a posizionarsi.
Proprio per questo, pur con le dovute differenze, il Papu potrebbe dare al Siviglia quella fluidità che forniva Banega. Come abbiamo visto all’Atalanta, Gomez si è evoluto rispetto al fantasista che era una volta: l’argentino si muoveva letteralmente ovunque sul terreno di gioco, ricoprendo più ruoli e posizioni. Tant’è che quando la Dea impostava dal basso, il Papu si abbassava molto: diventava praticamente un vertice basso in mezzo a De Roon e Freuler. Quando poi l’Atalanta consolidava il possesso, l’argentino si sganciava in avanti e riempiva bene la zona di rifinitura. Come disse Gasperini, la capacità di Gomez di ricoprire più posizioni all’interno della stessa partita dava tanta fluidità e imprevedibilità agli orobici.
Qui si abbassa in mezzo ai mediani e serve Gosens a sinistra con un cambio di campo millimetrico. Il tipo di giocata che serve al Siviglia.
In Spagna, è verosimile pensare che il Papu possa quindi venire impiegato più come mezzala che non come ala, visto che in avanti Suso e Ocampos danno un contributo elevato negli ultimi metri. Gomez avrà il compito di fornire più fluidità, smarcamenti e velocità nella circolazione a una squadra spesso prevedibile: senza più i cambi di campo di Banega, manca qualcuno capace di imbeccare gli esterni in situazioni dinamiche e pericolosa. Dopo l’Atalanta, Siviglia sembra il posto giusto per ammirare la classe del Papu e farlo rimanere in un contesto di alto livello.