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Papu Gomez: «Gasperini non è un tiranno»
Papu Gomez torna a parlare della “sua” ex Atalanta e delle critiche piovute su Gasperini: le dichiarazioni dell’argentino
La sua ex Atalanta, il Monza, la Serie A. Papu Gomez al Corriere della Sera ha detto la sua in questa pausa delle nazionali.
ARRIVO IN ITALIA – «Sono arrivato a Catania quando avevo 22 anni. All’epoca mi ero detto: faccio qualche stagione in Italia e poi torno in Argentina. Era il 2010: sono ancora qui, e pure con il passaporto italiano».
QUANDO É INIZIATA LA CORTE DI GALLIANI – «Quando la squadra era ancora in B. Ci eravamo incontrati a Ibiza e mi aveva fatto promettere che quando me ne sarei andato dall’Atalanta mi sarei dovuto trasferire a Monza. Ma all’epoca giocavo la Champions, non ci pensavo. Poi di recente, con l’infortunio di Caprari, si sono aperti degli spazi qui e non ho fatto fatica ad accettare la proposta di tornare in un calcio che conosco bene e mi ha fatto sentire importante».
LA SERIE A – «Un torneo competitivo, fra i primi tre al mondo con Premier e Liga, Ci sono tante squadre che giocano un buon calcio e molte che seguono le impronte dell’Atalanta, che con il 3-4-2-1 ha fatto scuola. Ci sono tanti giovani allenatori preparati come Palladino, Thiago Motta e Gilardino».
PALLADINO É IL NUOVO GASPERINI – «Il 90 per cento. Palladino credo si sia ispirato parecchio al suo maestro: lo ritrovo nella parte fisica, tattica, atletica. Ecco perché qui nel Monza mi sono inserito in fretta: conosco bene il modulo del mister. Ha una mentalità da big, se noi giocatori gli daremo una mano avrà un grande futuro».
LITE CON GASPERINI – «Siamo persone adulte, è acqua passata. Sono trascorsi due anni, speriamo di ritrovarci presto e salutarci».
MAEHLE HA DETTO CHE GASP É UN TIRANNO – «Tiranno è una definizione esagerata. Certo, ha un metodo di lavoro per il quale serve la testa giusta. Io ho fatto tanti anni con lui e mi sono adattato. Magari altri giocatori che sono passati da Zingonia non sono riusciti a resistere».