2014
Paparesta: «Serve un San Nicola da A»
Il presidente del Bari denuncia: «Lo stadio è un problema»
BARI PAPARESTA – Si respira un’aria diversa nel Bari, al lavoro per il ritorno in Serie A. Ma è un cammino complesso quello intrapreso da Gianluca Paparesta, che deve fare i conti con risvolti finanziari significativi anche per quanto riguarda la gestione del San Nicola: «Quello delle infiltrazioni è un problema enorme, che negli anni ha generato danni rilevanti, perché non c’è solo il deturpamento dell’immagine di uno stadio che appare sporco (anche quando non lo è), disadorno e trascurato. In alcuni punti piove nei locali coperti e abbiamo trovato anche alcune controsoffittature imbarcate dal peso dell’acqua. E’ un problema serio. Questo stadio ha necessità di essere… bonificato. Il Comune non ha le risorse per farlo e la tiritera delle convenzioni annuali ha prodotto i disastri che abbiamo sotto gli occhi», ha dichiarato il presidente del club pugliese ai microfoni di EPolis. Diversi gli interventi di cui ha bisogno il San Nicola, molteplici quelli già effettuati, come per il manto erboso.
TIFOSI – E parlando della casa del Bari è inevitabile saltare poi alle considerazioni sui tifosi che la popolano: «Bari ha la migliore tifoseria d’Italia. La carica emotiva che passa dagli spalti al campo non è seconda a nessuna. E anche in termini di creatività i nostri tifosi si esprimono in modo spettacolare. Aggiungo che ritengo il nostro anche uno tra i pubblici più competenti del Paese, ma se c’è una cosa che mi piacerebbe davvero più di ogni altra è che conquistassimo tutti insieme la fama di una tifoseria civile, leale, corretta e tollerante».
ESPANSIONE – Non mancano le idee a Paparesta, che vuole internazionalizzare la squadra e la società: «Intanto, proviamo a… nazionalizzarla, portandola nella massima serie. In attesa di risultati importanti (per i quali ci vorrà del tempo, ovviamente) abbiamo qualche idea progettuale per far respirare calcio internazionale a tutti noi. Qualcosina abbiamo già fatto (la partita contro l’Olympique Marsiglia a fine luglio), ma confidiamo di poter fare di più e meglio. In più gli accordi con due colossi come Infront e Media Partner & Silva, se coglieremo gli obiettivi che ci siamo dati, certamente genereranno nuove opportunità anche su questo fronte».