Papadopulo: "Moggi? Quando ero a Bologna l'ho visto solo sui giornali" - Calcio News 24
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2009

Papadopulo: “Moggi? Quando ero a Bologna l’ho visto solo sui giornali”

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Questa l’intervista rilasciata da Giuseppe Papadopulo ai microfoni di Zerocinquantuno/Tempi Supplementari:

In zona retrocessione abbiamo Livorno, Atalanta e Siena. Secondo lei sono già  spacciate?
Spacciate no, ma sono in una situazione abbastanza scomoda, tenendo conto anche che chi le precede, sta ottenendo risultati positivi.

Prima abbiamo parlato della Lazio (che lei ha allenato): secondo lei rischia seriamente la retrocessione oppure, come sostiene qualcuno, ha degli appoggi “politici” che garantiranno la sua permanenza in serie A?
Non credo più di tanto a un fattore politico che possa sovvertire gli esiti finali. E’ chiaro che la Lazio dovrà  cominciare a fare risultati perchè altrimenti rischierà  la retrocessione, anche perchè a differenza di Atalanta, Siena e Livorno, probabilmente a Roma non sono abituati a lottare per queste posizioni poco gratificanti.

Un suo pronostico per la lotta al 4�° posto. Vede anche lei il Palermo (altra sua ex) leggermente favorito sul Napoli?
Il Palermo ha avuto un rendimento più costante durante il campionato; il Napoli, invece, ha dovuto fare una rincorsa, quindi probabilmente i campani, in questo momento, stanno pagando lo sforzo fatto, mentre il Palermo è in un momento propizio e anche io concordo sul fatto che il Palermo sia leggermente avvantaggiato rispetto al Napoli nella lotta al 4Ã?° posto.

Quali sono i giovani prospetti che, in questo avvio di campionato, le sono piaciuti di più?
Balotelli su tutti, che secondo me si è consacrato su livelli importanti. Candreva, che è approdato in una squadra importante che gli darà  modo di mettere in risalto tutte le sue ottime qualità . Viviano, portiere del Bologna che ho allenato, e Marchetti. Infine non trascurerei Cossu che molti di noi hanno scoperto nell’ultimo periodo, anche se è da due anni che si sta esprimendo su ottimi livelli.

Secondo lei Viviano ha le potenzialità  per conquistare uno dei tre posti della nazionale italiana che prenderà  parte ai mondiali? Secondo lei Viviano è superiore a De Sanctis?
De Sanctis, a parte la partita contro il Bologna, è stato un artefice principale della rincorsa del Napoli alla zona champions. Una partita non andata bene non può far cambiare il giudizio positivo nei suoi confronti. Su Viviano, sia per il suo potenziale sia per quello che sta dimostrando, credo che il suo crescendo non sia da trascurare.

Secondo lei, tenendo conto della sua esperienza al Bologna, pensa che Moggi sia ancora presente nel mondo del calcio e non ne sia mai uscito?
Moggi lo conosco da molti anni, sia quando ha fatto parte della dirigenza della Juventus sia precedentemente. Nel periodo in cui ho allenato il Bologna, Moggi l’ho visto solo fotografato sui giornali.

Un suo parere su Gimenez. Lei come lo valuta?
Gimenez è arrivato al Bologna venendo da un campionato totalmente diverso; proprio per questo doveva ambientarsi al nostro. Adesso sta esprimendo buone qualità  anche se, secondo me, non ha espresso ancora tutto il suo potenziale. L’anno chiave per la sua carriera, probabilmente, sarà  il prossimo.

Secondo lei cosa non è andato nella sua esperienza al Bologna?
Dopo la salvezza ottenuta con difficoltà  ma meritatamente, quest’anno la società  sarebbe dovuta passare a Tacj; il mercato, successivamente, non è stato fatto nella maniera in cui sarebbe dovuto esser svolto e aggiungendo anche gli infortuni di inizio stagione, il nostro avvio di stagione è stato difficoltoso. Anche se il calendario non ci è stato amico, i nostri risultati positivi li avevamo ottenuti. Probabilmente la squadra andava riveduta e corretta, come è stato fatto nel mercato invernale.

Parlando del mercato estivo, ci può confermare che lei aveva richiesto esterni di centrocampo e soprattutto un trequartista (mai arrivato), rinunciando volontariamente al regista classico per questo motivo?
Si lo posso confermare. Sapevo, però benissimo, che la società  era in difficoltà  economiche e non era possibile attingere alle società  dove avevamo individuato i nostri obiettivi. Abbiamo ripiegato, quindi su prestiti, su svincolati e quindi non su prime scelte, ma neanche seconde e terze. Non voglio, però, dare responsabilità  a nessuno e riconosco che in quel momento non si poteva fare di meglio.

Baraldi le ha proposto la transazione del suo contratto?
No, Baraldi non mi ha chiesto nulla e io sono ancora sotto contratto col Bologna e spero che si salvi, perchè significherà  che anche io ho dato il mio contributo.

Che ricordo ha di Bologna?
Di Bologna ho un bellissimo ricordo sia delle persone, che della città . Purtroppo nel nostro lavoro per andare avanti all’infinito servono i risultati, ma il rapporto che ho avuto con società  e ambiente sono stati indimenticabili. Auguro a Bologna e ai bolognesi tutte le migliori fortune.

Fonte: Zerocinquantuno/Tempi Supplementari