2014

Palombo: «Mihajlovic come Del Neri: abbiamo un’identità»

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Il capitano della Sampdoria: «I moduli contano fino a un certo punto»

PALOMBO SAMPDORIA SERIE A – «Malpensa, dodici anni fa. Venivo da casa mia, Ferentino, la Fiorentina era fallita ed ero senza squadra. Incontrai Marotta e Asmini per firmare il contratto, lì in aeroporto. Ero emozionato, mi si era capovolto il mondo». Intervistato dai microfoni de ‘La Repubblica’, Angelo Palombo, capitano della Sampdoria, racconta il suo approdo in blucerchiato: «La Samp era in ritiro a Varese, appena arrivato Novellino mi mise al fianco di Volpi. C’erano tante altre soluzioni, ma il mister scelse me. Il Palombo uomo è maturato. Nel calcio o maturi presto o scoppi presto, non c’è alternativ».

MOMENTI BUI – Tante gioie, in blucerchiato, ma anche qualche delusione: «I ricordi più brutti – riporta ‘Sampnews24.com’ – per me sono stati il girone di ritorno della retrocessione e l’anno della serie B, prima di andare all’Inter. Sono sincero, non fossi stato bene qui me ne sarei andato, occasioni ne ho avuto tante. Ovvio che il clima poi dipende in gran parte dai risultati»

OTTIME PROSPETTIVE – Il presente, che si chiama Sinisa Mihajlovic, sembra però poter regalare molte gioie ai doriani: «Con Mihajlovic in un certo senso siamo tornati ai tempi di Delneri. E’ un allenatore che pensa prima di tutto a noi. La cosa più importante è la nostra identità, gli avversari vengono dopo. I moduli contano fino ad un certo punto».

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