2017

Pallotta: «Farò della Roma una potenza globale»

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Il presidente della Roma, James Pallotta, ha parlato del rapporto con la città, dei progetti che coinvolgono la comunità e della questione stadio

Pallotta: «Farò della Roma una potenza globale» 23 marzo, ore 17.30

Arrivano nuove dichiarazioni da parte di James Pallotta. Questa volta il presidente della Roma ha parlato a sport360.com: «Siamo piuttosto seri su quello che vogliamo costruire con la squadra. Non siamo gli americani che arrivano e provano soltanto a fare soldi. Abbiamo la volontà di dimostrare che nei prossimi 10 o 15 anni saremo in grado di creare una forza globale in questo sport. Se posso usare un’analogia con il baseball, potremmo dire di essere nel secondo inning in questo momento. Il calcio non è un sport semplice e abbiamo fatto degli errori. Ma ci siamo rialzati ogni volta, pronti ad andare avanti. Anche nella gestione del club abbiamo sbagliato, ma stiamo aggiustando tutto. Il nuovo amministratore delegato Umberto Gandini, che prima stava al Milan, è un enorme passo avanti rispetto a chi avevamo in precedenza. La ha molta più esperienza nel rapportarsi con questo modo. Abbiamo anche un nuovo direttore sportivo, abbiamo apportato cambiamenti per il bene della squadra. Pjanic alla Juventus? Dobbiamo essere più intelligente nel fare le cose, abbiamo imparato una lezione sulle clausole. La loro continuità e la loro dirigenza è la stessa da 10 anni, è qualcosa a cui dobbiamo aspirare perché è così che si genera stabilità. Anche il fatto che abbiano uno stadio di proprietà è un fattore importante. Lo stadio andrà ad incidere sulla nostra posizione finanziaria in modo significativo, aiuterà tanto e farà una differenza enorme. Un sacco di squadre non si divertiranno a trovare 50 mila tifosi che incitano la Roma. I ritardi dell’Iter? Siamo a Roma e ciò ha influito». 

 

Pallotta: «Tutti pensavano che lo stadio fosse impossibile, io non sono uno stupido»

Oltre al dg Baldissoni, anche il numero 1 della Roma, James Pallotta, ha preso parte alla presentazione del primo Bilancio d’Impatto del club presso l’università LUISS. Ecco quanto emerso: «Qualcuno crede che sia lo stupido americano venuto in Italia a comprare la Roma. D’altro canto, io, però, spero di dare qualcosa a questa comunità: mi sento responsabile sia per la città che per la squadra stessa. Ai tempi del college ero un grande studente, uno di quelli che faceva sempre domande, però oggi niente stampa e niente interrogativi su Luciano Spalletti. Vogliamo organizzare un’amichevole al Circo Massimo con il Real Madrid, o un concerto al Colosseo. Eventi del genere possono portare milioni di euro alla città e permettere a voi giovani di andare a scuola e di avere un’educazione. Main sponsor per lo stadio? E’ sbagliato collegarli. Inizialmente nessuno pensava che potessimo fare uno stadio nuovo: ci sono stati dei rinvii ma abbiamo lottato per farlo. Ora ci concentreremo sulla nuova maglia per la prossima stagione. Questa è la mia squadra, per cui abbiamo fatto un ottimo lavoro ma possiamo fare ancora meglio».

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