2018

Pallotta controcorrente: «Ronaldo è un grande, ma in Serie A farà fatica»

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James Pallotta ha parlato della Serie A e della sua Roma: «Mi chiesi come fecero a pagare Cr7. Difficile dire addio ad Alisson e al Ninja»

Dopo due settimane in giro per gli States la Roma saluterà definitivamente la terra natia del suo presidente, James Pallotta, che dopo la partita persa contro il Real Madrid si è lasciato andare ad un divertente siparietto a tre con Manolas e Kluivert, dove i tre erano stati chiamati a pescare da una cesta dei foglietti colorati per farsi domande a vicenda. Ed il presidente ha voluto fare chiarezza sul capitolo cessioni, da sempre argomento caldo della sua storia alla guida della Roma. A tirare in ballo l’argomento è stato Manolas che gli ha chiesto quale è stato il giocatore più difficile da far partire: «Mi è dispiaciuto vendere Salah, ma anche Alisson. Radja poi era un guerriero. Ma ci sono delle situazioni in cui una società di calcio non ha scelta. Da fuori magari la gente non lo capisce ma è così: a volte bisogna cercare di ricavare il massimo da un affare per poi reinvestire denaro, sperando che chi entra abbia la stessa qualità e la stessa personalità di chi se ne è andato».

E a proposito di soldi e arrivi nella nuova Serie A, rivela: «Quando ho visto che la Juventus prendeva Ronaldo ho pensato che fosse positivo per la Serie A e complicato per lui, che non riuscirà a segnare 60 gol in Italia. Poi mi sono domandato come fossero riusciti a pagarlo…Beh, lui è stato pagato tanto. Speriamo almeno che non sia devastante anche in A. Non sto mica cercando di spronarlo a smentirmi». Poi un divertente siparietto con l’ultimo arrivato in casa Roma, Kluivert. L’olandese chiede conto di una storia conosciuta nello spogliatoio: Pallotta regala una Lamborghini a tutti i giocatori che segnino almeno 10 gol: «Ho regalato una Lamborghini, le altre invece erano Ferrari». Kluivert: «Lo farà anche quest’anno?». Pallotta: «A te solo se segni 30 gol. Ammesso tu abbia la patente visto che sei così giovane. E comunque ho letto che il tuo sogno è andare al Barcellona ma io non ti venderò al Barcellona». Kluivert: «Va bene lo stesso». La chiusura è per un elogio a Manolas, che domanda scherzosamente di diventare capitano dopo De Rossi. Pallotta: «Non spettano a me queste decisioni ma posso dire che da quando sei arrivato sei cambiato in meglio. All’inizio eri giovane e presuntuoso, adesso tutti mi dicono che sei più maturo: puoi diventare un punto di riferimento della nostra squadra».

 

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