Dalla sparata sul Milan al rosso con la Roma: Pallotta bersagliato sui social – FOTO

James Pallotta si scagliò contro il Milan la scorsa estate e adesso i tifosi rossoneri se la prendono con lui dopo l’ennesimo bilancio in rosso della Roma

James Pallotta non sta vivendo un gran bel periodo. Gli striscioni dei tifosi della Roma sono all’ordine del giorno e il clima attorno alla squadra è pessimo, vista la crisi di risultati. A tutto questo si somma l’ennesimo rosso di bilancio, nel 2017 si è registrata una perdita per 41,7 milioni di euro. Si tratta di una somma superiore a quella dell’anno precedente, che si può spiegare dando un’occhiata alle spese dei giallorossi, divenute maggiori in virtù dell’investimento in cartellini. Ci sono stati molti rinnovi, gli stipendi sono ingrossati e così è aumentato pure il rosso. Qual è la via per uscirne? L’autofinanziamento, ovverosia il calciomercato e le plusvalenze. La Roma è costretta vendere e per questo c’è chi si scaglia proprio contro Pallotta. Non solo i tifosi della Roma, anzi, chi ha il dente più avvelenato di tutti non è giallorosso, bensì rossonero. I fan del Milan non perdonano al presidente romanista le frasi della scorsa estate.

«Non so cosa stia accadendo al Milan. Sono gli unici in Serie A che stanno perdendo la testa! Magari un giorno capiremo il loro grande piano, anzi, se potete spiegarmi il Milan, sono qui, perché tutto questo non ha senso» disse Pallotta a fine luglio 2017 (anche se la sparata sul Milan fu più ampia). Oggi, alla luce dell’ennesimo mercato in cui la Roma deve vendere i suoi giocatori più rappresentativi per poter andare avanti, si fanno sentire i tifosi del Milan. C’è chi lo attacca direttamente e chi in maniera un po’ più velata, ma il succo del discorso è sempre lo stesso: in estate avrebbe dovuto pensare alla Roma e lasciar perdere il Milan, dato che i capitolini hanno problemi non secondari. Questo è il pensiero social dei tifosi del Milan. I tedeschi chiamano Schadenfreude la gioia provocata dalla sfortuna altrui, questo può essere un chiaro esempio.