Palermo, Zamparini: "Il calcio deve ridimensionarsi" - Calcio News 24
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2012

Palermo, Zamparini: “Il calcio deve ridimensionarsi”

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PALERMO ZAMPARINI CALCIATORI CRISI ECONOMICA – Maurizio Zamparini, presidente e patron del Palermo, ha rilasciato alcune dichiarazioni a Calciolab.com sulla situazione attuale del calcio italiano: “Gli emolumenti dei protagonisti del calcio – spiega Zamparini -, sono almeno del 50% al di sopra degli stipendi giusti che gli stessi dovrebbero avere fra un anno o due per poter dare sostenibilità al mondo del calcio professionistico in Italia. In una crisi economica di questo livello qui dove si tagliano i posti di lavoro, dove tutti dobbiamo ridurre i consumi, dove le entrare delle famiglie non ci sono più, a un certo momento anche il calcio deve darsi una ridimensionata. Soprattutto in una voce molto importante come quella, che darebbe il via alla possibilità di far quadrare tutte le altre voci di bilancio con una sola riduzione molto forte nei prossimi anni, ma eventualmente da iniziare anche adesso spalmando almeno un 30-40% degli stipendi dei contratti in corso sulle prossime stagioni. Questo sarà un obiettivo per la prossima assemblea di Lega Calcio. Voglio proporlo io per tutti perché bisogna che il calcio si ridimensioni. E’ inutile andare a dire spendendo di più si ottengono più risultati, sono tutte balle. Io dico organizzandosi si più si ottengono i risultati. La figura del procuratore dovrebbe darsi una regolata? Ohhh, prima di tutti, prima di tutti. Il procuratore deve diventare procuratore e basta. Oggi non è un procuratore, è un mediatore, un commerciante di ragazzi, è una cosa vergognosa. Come vergognosa, marcia è la Fifa con dei personaggi ambigui dentro, personaggi che sono veramente il cancro del calcio mondiale. Dico che i delegati forti come, che ne so, quello argentino, sono lì per far in modo i far commettere tutte le nefandezze possibili alla propria federazione. Ma le pare? Dal punto di vista dei risultati, anche se ci mancano sei o sette punti, per qualche episodio e qualche svista arbitrale, siamo in difficoltà. Non siamo ancora una squadra dal punto di vista del gioco e del carattere. Però cercheremo di mettere mano al mercato, per aggiustare la situazione. I conti? Noi siamo a posto, ma nel calcio italiano non penso che ci siano molti che non rispettano le regole, anzi. Se c’è un settore dove vengono rispettate le regole, beh, quello è il calcio di serie A e B, perché ormai ci sono dei paletti molto stretti. Il mio errore? Beh, l’impulsività. Ho questo problema da sempre. Poi ho cercato di cavalcare un ciclo che finisce. Nello sport ci sono i cicli e questo è un momento di rifondazione dopo aver fatto una squadra che aveva molti giocatori buoni. Pensi che tre anni fa avevamo un attacco che era composto da Cavani, Hernandez e Pastore. Però il Palermo per stare in piedi deve anche vendere i suoi pezzi migliori perché la città non offre molte entrare. Se non facciamo plusvalenze di bilancio per 10 milioni noi chiudiamo i conti in rosso di 10 milioni. Noi dobbiamo vivere per pareggiare il bilancio. In questo momento qui cerchiamo di pareggiare il bilancio cercando di non vendere e costruendo il futuro sui giovani. Anche per questo ho preso Lo Monaco, perché dobbiamo fare un po’ come l’Udinese. Quando parlavo di organizzazione. Io invidio quella dell’Udinese, sono bravissimi: sono organizzati con collaboratori in tutto il mondo, portano sempre a casa dei talenti “.

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