Zamparini: «Situazione paradossale, no alle dimissioni di Iachini» | SI - Calcio News 24
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Zamparini: «Situazione paradossale, no alle dimissioni di Iachini» | SI

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Continua: «Decisione presa per il bene del Palermo»

Continua la telenovela Palermo. Vi abbiamo riportato la svolta con le dimissioni di Beppe Iachini ed il ritorno di Davide Ballardini, ma a fare il punto della situazione ci ha pensato il presidente Maurizio Zamparini ai microfoni di Sportitalia: «Cosa è successo? E’ una situazione paradossale. Quest’anno ho cambiato Iachini quando ho visto che la squadra non aveva un gioco, come il Bologna ha cambiato Rossi con Donadoni. Io ho cambiato Iachini con Ballardini, che non ho esonerato io: contro Il Verona quest’ultimo voleva cambiare Sorrentino contro la mia opinione e la sera, dopo la partita, ho letto una dichiarazione di esonero da parte di Sorrentino su Ballardini. Ho sgridato Sorrentino. Ero stato avvicinato dai miei amici che mi hanno parlato di Schelotto, che si è reso disponibile a venire subito».  

CONTINUA ZAMPARINI«Dietro Bosi e Schelotti c’era Schelotto che però era senza patentino, improvvisamente però dopo il Sassuolo mi è arrivata una telefonata dall’avvocato di Schelotto, dicendo che voleva tornare in Argentina in quanto non si sentiva protetto. Non ho esonerato nessuno io. A questo punto qui ho chiamato Iachini e gli ho chiesto se era disposto a tornare. Schelotto aveva fatto 5 punti in 4 partite facendo  benissimo, la squadra era allenata bene. Ho richiamato Iachini che ha ricominciato ad allenare, mi sento ogni giorno con lui e mi confronto con lui: sono un po’ io il direttore sportivo ed abbiamo parlato di questione tecniche, penso di capirne dopo 35 anni di calcio. La formazione non la faccio io ma dico le mie opinioni: le ho tramesse a Iachini. Sono molto preoccupato, abbiamo solo un punto di vantaggio sul Frosinone, quando è tornato Iachini ne avevamo 7. Oggi ho presto appuntamento a Palermo con tutti i calciatori e poi con l’allenatore, volevo sentire il polso della squadra: ho avvertito del disagio. Ho parlato poi con Iachini, che al campo mi ha detto che si dimetteva. Ho parlato con Sorrentino chiedendogli di parlare con Iachini, ma lui sembrava irremovibile. Ho dato poi l’ordine di rifiutare le dimissioni di Iachini perché non ci sono altre situazioni diverse al momento. Darò le dimissioni io, mi sono rotto le balle di questo calcio».

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