2016

Zamparini: «Vedo nuovi soci all’orizzonte»

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Sulle accuse alle avversarie per la salvezza: «Ricordate Calciopoli?»

Il Palermo adesso può davvero farcela: ad una partita dalla fine del campionato i rosanero possono salvarsi, basterà semplicemente rimanere al di sopra del Carpi in classifica a novanta minuti dalla fine. Semplice no? Non secondo Maurizio Zamparini, che prima di dirsi del tutto tranquillo, aspetta ovviamente la fine del campionato. Il numero uno dei siciliani attende la fine del campionato anche per conoscere il destino della società, ormai da tempo in vendita. Qualcosa si sta muovendo… «Coi tempi che corrono bisogna fare attenzione, perché se non facciamo plus-valenze ogni anno, finiamo in negativo – ha spiegato poco fa Zamparini – . Questa settimana avrà un colloquio con dei nuovi soci, loro avranno un budget di sicuro importante, mentre io non posso più mettere tanti soldi a disposizione, poi il Palermo ha diecimila abbonati, non sessantamila… Questa società ha un bilancio di un certo tipo». Insomma, salvezza o no, l’idea è sempre quella di vendere. 

ZAMPARINI: «LE MIE ACCUSE? RICORDATE CALCIOPOLI» – Sulla salvezza, appunto: «Non siamo ancora tranquilli perché manca un’altra gara con l’Hellas Verona, ieri è andato tutto bene anche perché il Carpi ha perso con la Lazio. Ritengo un miracolo che il Palermo ad oggi sia salvo, è stata una stagione davvero paradossale, non solo per colpa mia: io avevo cambiato un solo allenatore, Beppe Iachini, poi la situazione è sfuggita di mano. L’esonero di Iachini di per sé non è stato un errore, semmai lo è stato lasciare andare via la prima volta Davide Ballardini». Zamparini, ai microfoni di Radio Anch’Io Sport su Radio Uno, fa poi riferimento alle accuse dei giorni scorsi alle avversarie per la lotta salvezza, come Frosinone e Carpi, che secondo lui erano state aiutate da partite un po’ troppo facili: «Non ho fatto accuse – spiega il presidente rosanero – . Semmai ho messo furbescamente in evidenza certe situazioni. Ricordiamo cosa è successo con Calciopoli». Se lo dice lui… 

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