2016
Zamparini: «Iachini, stai sbagliando tutto»
«Cerco un italo-americano per vendere il club, Napoli su Vazquez»
Una nuova stoccata pesante: la telenovela del Palermo ricomincia da qui, con il presidente Maurizio Zamparini ancora una volta contro l’allenatore Giuseppe Iachini, lo stesso con cui aveva siglato la pace appena qualche settimana fa. Dopo l’esonero di inizio stagione, i cambi interminabili in panchina (da Davide Ballardini a Giovanni Tedesco, passando per Guillermo Barros Schelotto) ed una classifica che non sorride di certo, già ieri era arrivata la prima polpetta avvelenata in casa Palermo all’indirizzo di Iachini. Oggi il resto… «Non voglio vedere finire il Palermo in Serie B. Non lo merita la società e, soprattutto, non lo merita la tifoseria – annuncia Zamparini a gran voce – . Serve una svolta, Iachini si ravveda e cambi un assetto che non funziona. C’è un atteggiamento rinunciatario e perdente. Non scendiamo in campo col 3-5-2, ma col 5-3-2, e se continuiamo così perderemo anche col Napoli, che ci farà altri tre gol. Il mio allenatore dovrebbe cambiare qualcosa a livello tattico». Il nodo è sempre quello: a Zamparini non piace il gioco di Iachini e lo dice chiaramente, anche se aveva promesso di trattenersi di più.
ZAMPARINI: «IACHINI IMPARI DA SCHELOTTO» – «Non parlerei di possibile esonero con riferimento a Iachini. Di sicuro c’è che mi avvilisco a vedere la nostra squadra che gioca male – aggiunge Zamparini al Giornale di Sicilia – . Siamo in un brutto tunnel e spero che ne usciremo in fretta. Contro l’Inter, nella prima mezz’ora, ho visto solo una volta il Palermo nella metà campo avversaria. Come certi commentatori televisivi chiederei a Iachini come pensa di salvarsi così. Sia umile e non sia geloso. Riguardi le partite della gestione Schelotto. Abbiamo giocato alla pari col Sassuolo, bene con Udinese e Carpi e non male col Milan. Spero che Iachini riscopra quel Palermo. Solo così abbiamo speranze di venir fuori da questa situazione». A pesare sul giudizio di Zamparini anche la mancata convocazione con l’Inter dell’attaccante Aleksandar Trajkovski da parte di Iachini: «Il tecnico non ha nemmeno avvertito la società. Mi auguro che si ravveda e punti anche sulla gioventù».
«CERCO CHI COMPRI IL PALERMO» – Il presidente rosanero non lo nega: è ancora alla ricerca di un possibile acquirente per il suo Palermo. Chi? «La retrocessione sarebbe una iattura anche per la cessione del club a qualche imprenditore serio, possibilmente straniero – dice Zamparini – . I contatti veri e concreti, al momento, non ci sono. Ma ci sono tante idee. Non mi spiacerebbe una proprietà statunitense, sarebbe molto meglio trovare un imprenditore importante del Nord America che qualche cinese o arabo. Joe Tacopina (ora proprietario del Venezia, ndr) è venuto a trovarmi a casa in compagnia di Giorgio Perinetti (ora d. s. del Venezia, ndr). Sette o otto anni fa s’era detto interessato ad acquistare in prima persona il Palermo, ma io avevo rifiutato, all’epoca la cessione non era un mio obiettivo. Adesso ho chiesto, senza impegno, di verificare se negli Stati Uniti, magari fra i tanti italo-americani di origini siciliane, ci sono investitori che possono guardare con interesse a una realtà come la nostra. C’è bisogno di gente affidabile, ci siamo già fatti scappare Joey Saputo (ora proprietario del Bologna, ndr). La sua famiglia ha un patrimonio importante, sarebbe stato un bel colpo, ma non c’è mai stato un interesse da parte loro per il Palermo».
«NAPOLI SU VAZQUEZ» – Zamparini, alla fine, torna nuovamente sulla gestione della rosa palermitana: se Alberto Gilardino, secondo il presidente rosanero, non è un giocatore idoneo al modo di giocare di Iachini poiché incapace a ripartire negli ultimi metri ma più adatto ad attaccare in area, dovrebbe esserci più spazio per i giovani in rosa. In questo senso, il presidente ammette: «I giovani non sono gestiti bene e non so fin quando potrò permetterlo». Chiusura sul mercato: molti giocatori del Palermo hanno in mente ormai una big, ammette Zamparini, tra questi Franco Vazquez, cercato dal Milan anche se… «Seravo che Aurelio De Laurentiis me lo chiedesse, ma in realtà me l’ha già chiesto, e come lui, anche altri».